Alluvione di novembre
C'è lo stato di emergenza

Alluvione di novembre C'è lo stato di emergenza
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Venerdì 10 Gennaio 2014, 20:36 - Ultimo aggiornamento: 20:37
ANCONA - Dichiarato ufficialmente dal Consiglio dei ministri lo stato di emergenza, richiesto dal presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, per gli eventi alluvionali del novembre scorso. Grazie alla dichiarazione, alle Marche vengono assegnati circa 15 milioni di euro destinati prevalentemente agli interventi di somma urgenza necessari per ripristinare le principali infrastrutture danneggiate e per rimborsare a Comuni e Province le risorse spese per tali interventi.



Spacca ringrazia il governo «per la sollecitudine con cui ha risposto alla nostra richiesta di riconoscere l'eccezionalità degli eventi meteorologici di novembre - dice il presidente Spacca». "Con l'atto di oggi - osserva - si riconosce l'eccezionalità dei fenomeni alluvionali dell'autunno scorso, e contemporaneamente si ratifica l'efficacia della metodologia utilizzata dalle Marche per la rilevazione del danno".



Lo stato di emergenza si riferisce alla prima ondata di maltempo, quella di novembre. La Protezione civile nazionale emanerà le ordinanze per gestire la fase emergenziale che avrà una durata di sei mesi. Resta invece aperta l'istruttoria per gli eventi di dicembre. La Regione confida che in una delle prossime sedute del Consiglio dei ministri venga riconosciuto lo stato di emergenza anche per la seconda ondata di maltempo, con l'eventuale stanziamento di una seconda tranche di risorse.



A partire dal 10 novembre, ricorda Spacca, e per alcuni giorni, il territorio marchigiano è stato interessato da "un'eccezionale condizione di maltempo (vento forte, precipitazioni intensissime e diffuse, violente mareggiate) che ha provocato l'esondazione di quasi tutti i corsi d'acqua, allagamenti in aree urbane e extraurbane, franosità, interruzioni stradali e ferroviarie soprattutto nell'entroterra".



Alcune località sono rimaste isolate, e circa 30 famiglie sono state precauzionalmente allontanate dalle loro abitazioni. Molte attività produttive hanno subito danni.



Complessivamente, sono stati stimati danni per 258 milioni di euro: 3 milioni e 416 mila euro spesi nella fase emergenziale e per le somme urgenze, 227 milioni e 694 mila per quanto riguarda il ripristino dei corsi d'acqua, della viabilità, dei beni immobili e delle infrastrutture. I privati hanno segnalato danneggiamenti per 13 milioni e 526 mila euro, le attività produttive (escluse quelle agricole) per 13 milioni e 365 mila euro. La Regione avvierà un percorso di concertazione con il Governo per reperire ulteriori risorse, accanto ai 15 milioni dal Fondo di Protezione civile già stanziati per la somma urgenza.



"L'evento di novembre - sottolinea Spacca - è fronteggiabile solo con mezzi e poteri straordinari ed è per questo che, nell'immediatezza, ho richiesto il riconoscimento dello stato di emergenza. I 15 milioni stanziati con il provvedimento di oggi si aggiungono alle risorse già disponibili per gli interventi strutturali di messa in sicurezza del territorio".



Per un primo livello di programmazione che interessa le situazioni di maggiori criticità, le Marche hanno a disposizione "un pacchetto di risorse che derivano da diverse fonti: circa 20 milioni tra fondo dell'alluvione 2011 e quello per la neve del 2012, cui se ne aggiungono altri 10 derivanti dalla calamità naturale del novembre 2012". Altre risorse potranno venire dall'accordo sottoscritto con l'allora ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo sulla difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico.



La Regione intende poi rimodulare rapidamente, per destinarli alla difesa del suolo, 5 milioni del programma europeo Jessica. "L'insieme di questi interventi - conclude il governatore - consente di rafforzare l'azione di prevenzione".
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