Maltempo, le Marche affondano
Prorogata l'allerta per le frane

Maltempo, le Marche affondano Prorogata l'allerta per le frane
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Martedì 3 Dicembre 2013, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 10:27

ANCONA - La Protezione civile delle Marche ha diramato un avviso di criticit idrogeologica valido dalla mezzanotte di oggi fino a quella di domani. Previste criticità idrogeologica moderata e idraulica

ordinaria nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, dove, viste le condizioni di saturazione del terreno per le piogge di questi giorni saranno possibili ulteriori fenomeni di dissesto. Criticità idroogeologica ordinaria per il resto della regione.

Tutti i corsi d'acqua delle Marche stanno comunque rientrando negli alvei, e nella regione ha smesso di piovere. I pericoli maggiori derivano soprattutto da frane e smottamenti di terreno che punteggiano strade e centri abitati di tre province: Macerata, Ascoli Piceno e Fermo. Le stesse dell'alluvione del 10 novembre scorso.

In queste ore si verifica anche lo stato di tutti i ponti (uno quello crollato sotto la piena dei fiumi, a Rubbianello, diventato il simbolo della calamità) e - come afferma il direttore della Protezione civile regionale Roberto Oreficini "le condizioni di alcuni edifici pubblici dell'Ascolano e del Fermano, in cui sono segnalati fenomeni di percolazione dell'acqua".

Le scuole di Fermo e Sant'Elpidio a mare oggi sono chiuse perchè il dissesto delle strade non garantisce la sicurezza dei trasporti, e difficoltà negli spostamenti, in particolare per i pendolari, riguardano tutta la rete viaria interna. Ancora tante le strade chiuse al traffico.

A Fermo l'accesso al centro storico è ostruito da una grossa frana caduta ieri sera dal Colle del Girfalco: una massa di terra e pietriccio si è abbattuta su via Vittorio Veneto e sulla sottostante via XX Settembre, e fino a notte fonda, quando l'allarme è rientrato, si è temuto ci fossero dispersi sotto le macerie.

L'emergenza maltempo nella regione si trascina dal 10 novembre, con una prima fase alluvionale, un secondo picco causato dalle forti nevicate di fine novembre, e nelle ultime 48 ore una nuova alluvione, con il letto dei fiumi Tronto, Tenna, Potenza, Chienti, Ete e Aso gonfiato dallo scioglimento delle nevi e nuove esondazioni.

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