"Cuccioli in rete", stroncato
commercio illegale di animali

"Cuccioli in rete", stroncato commercio illegale di animali
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Sabato 9 Agosto 2014, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 12:19
ANCONA - L'operazione "Cuccioli in rete" condotta dal Corpo Forestale dello Stato ha portato a rilevare gravi situazioni di illegalit nelle province di Ascoli Piceno, Fermo e Pesaro Urbino nell'ambito del commercio di animali sul web. A Montegiorgio (Fermo) sono stati sequestrati 8 cuccioli di cane strappati alla mamma a soli 40 giorni, tenuti in una stalla buia e maleodorante di circa 4 mq, con poca acqua putrida a disposizione e il pavimento coperto di escrementi. Una donna, che commercializzava i meticci presentandoli

come cani di razza, è stata denunciata per maltrattamento e truffa. A Grottammare, invece, sono stati sequestrati 19 gatti costretti a vivere al buio in un appartamento maleodorante pieno di

immondizia ed escrementi. Il personale della Forestale di San Benedetto del Tronto, in collaborazione con i Servizi veterinari

e l'Ufficio di Igiene e Sanità Pubblica è riuscito a entrare solo con l'ausilio del vigili del fuoco. I mici sono stati affidati a una struttura idonea. Denunciate due donne, che rischiano pene fino a un anno di reclusione e multe fino a 15.000 euro. In

Provincia di Pesaro 96 controlli e 28 sanzioni amministrative sono il bilancio provvisorio della campagna di controllo. In 25 casi i cani controllati sono risultati non iscritti all'anagrafe canina, in tre è stato riscontrato l'uso di collari a impulsi elettrici,

vietato dalla norma e capace di produrre seri disturbi all'animale. Infine a Trecastelli (Ancona), in un allevamento di cani di razza 'toy', sono stati trovati 6 chihuahua non iscritti all'anagrafe canina: riscontrati anche il mancato rispetto delle superfici minime per la detenzione di cani e la mancanza di un reparto adibito ambulatorio veterinario.

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