Banca Marche, Carima
​firma ventisei diffide

Franco Gazzani
Franco Gazzani
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Mercoledì 16 Aprile 2014, 20:37 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 18:36
ANCONA - Carima all'attacco. Atti di diffida e messa in mora per 26 persone gi ai vertici di Banca Marche. Danni per 50 milioni. Il postino della Carima bussa e consegna 26 atti di diffida e messa in mora. Dopo l'azione promossa dai commissari di Banca Marche Federico Terrinoni e Giuseppe Feliziani, con la quale l'istituto ha interrotto i termini di prescrizione nei confronti dei propri amministratori e management in carica tra il 2006 e il 2009, anche la Fondazione Carima del presidente Franco Gazzani ha fatto altrettanto. Tramite i propri legali Gabriele Cofanelli di Macerata e Roberto Pozzi di Milano, ha chiesto la notifica tramite ufficiale giudiziario di un atto di diffida e messa in mora. Alla Fondazione Carima hanno fatto sapere di aver subito danni per una cinquantina di milioni di euro. Il periodo di riferimento è quello tra il 2006 e il 2009 ma non perchè Fondazione Carima ritenga che le colpe eventuali siano da ascrivere a chi ha agito in quegli anni ma solo per un fatto tecnico visto che per gli anni successivi non ci sono problemi di prescrizione.

Ventisei le persone, per il momento, indicate dalla Fondazione Carima e si tratta di Eliseo De Luca, Marcello Gennari, Tonino Perini, Francesco Calai, Walter Durini, Pio Bussolotto, Roberto Ciavallieri, Massimo Bianconi, Claudio Dell’Aquila, Leonardo Cavicchia, Pierfranco Giorgi, Stefano Vallesi, Lauro Costa, Giuliano Bianchi, Aldo Birrozzi, Stefano Clementoni, Mario Volpini, Michele Ambrosini, Bruno Brusciotti, Massimo Cremona, Roberto Marcolini, Piero Valentini, Agostino Cesaroni, Franco D’Angelo, Michele Giannatasio e Marco Pierluca.
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