Minestra reale tricolore
E a tavola è una festa

Mascia Luciani
Mascia Luciani
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Sabato 22 Novembre 2014, 19:17 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 06:56
ANCONA - A tavola con CorriereAdriatico.it. Ogni giorno uno chef marchigiano propone ai nostri lettori un piatto legato alla tradizione della nostra regione. La ricetta di oggi è della chef Mascia Luciani, ristorante Jolly, via Concetto Marchesi 191, contrada Luce a Sant’Elpidio a Mare (Fermo), telefono: 0734-810005.



MINESTRA REALE TRICOLORE



INGREDIENTI

4 uova

100 gr. di parmigiano

50 gr. di pan grattato

50 gr. di burro

Noce moscata q. b.

Limone grattugiato q. b.

Spinaci e concentrato di pomodoro per colorare il piatto.



PREPARAZIONE

Preparare l’impasto rompendo le uova, aggiungere una grattata di noce moscata, burro fuso e scorza del limone grattugiata. Poi poco per volta aggiungere il parmigiano sempre continuando a mescolare ed infine unite anche il pane grattugiato. Una volta amalgamati bene gli ingredienti dividete il composto in 3 parti uguali, quindi aggiungete gli spinaci frullati per quella da fare "verde", il concentrato di pomodoro per quella "rossa" e lasciare integra quella "bianca". Ora che abbiamo amalgamato bene gli spinaci e il concentrato di pomodoro ci troveremo con tre impasti di colore diverso, quindi prendiamo una placca da forno, imburriamola e stendiamoci un velo di pangrattato e stendiamo i tre impasti cercando di non farli mescolare tra di loro, con un cucchiaio facciamo una leggera pressione sopra (per evitare che si formino bolle d’aria durante la cottura) e inforniamo per circa 20 minuti a 170 gradi. Attenzione: controllare sempre la cottura perché varia da forno a forno. Alla fine la pasta deve risultare ben cotta ma soffice.

Appena pensate che la minestra reale sia pronta fatela raffreddare fuori dal forno e poi tagliate a piccoli cubetti.

Potete conservarla in frigo per circa 4/5 giorni oppure congelarla. Se invece volete gustarla subito cuocetela con il brodo di pollo o di manzo per circa 2 o 3 minuti e poi servite in tavola.



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