Concorso enologico del Vinitaly
Le Marche si prendono l'oro

La sala di degustazione del Vinitaly
La sala di degustazione del Vinitaly
di Danilo Tornifoglia
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Domenica 3 Maggio 2015, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 20:24
ANCONA - Adesso la vetrina di Milano. Si è concluso a Verona il 22° concorso enologico internazionale del Vinitaly 2015.

Alla competizione sono stati iscritti ben 3.000 campioni provenienti da 32 paesi. Oltre all'assegnazione di 75 medaglie sono state insignite del diploma di "Gran Menzione" altre 720 etichette, divise in varie categorie. La premiazione dei vini vincitori sarà uno degli eventi organizzati all'Expo di Milano, quasi a voler unire simbolicamente le due capitali italiane del cibo e del vino.



Le Marche, che all'evento milanese saranno rappresentate pernentemente da una cinquantina di aziende vitivinicole, hanno mostrato una grande vitalità portando ai vertici delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche, molte delle sue realtà enoiche.



Terre Cortesi Moncaro di Montecarotto è stata l'azienda marchigiana più premiata. Ha ottenuto due importantissimi riconoscimenti aggiudicandosi la Gran Medaglia d'Oro per il Conero Riserva "Vigneti del Parco" 2010 e la Medaglia d'Oro per il Conero Riserva "Nerone" 2011 nella categoria vini rossi dai tre ai quattro anni dalla vendemmia, sbaragliando vari Amarone. In questo stesso gruppo Moncaro ritira anche la Gran Menzione per il "Cimerio" 2011 e per il "Montescuro", entrambe Riserve di Conero. Stesso riconoscimento nella medesima categoria al Marche Igt Rosso "Tornamagno" 2010 della Marchedoc di Cupramontana e al "Primodelia" 2010, affinato in legno, di Giacomo Centanni di Montefiore dell'Aso.



Tra i vini bianchi dell'ultima vendemmia la segnalazione è andata al Falerio Dop Pecorino "Firma" della Firmanum di Montottone, al morbido e concentrato Marche Igt Bianco "Tabano" della jesina Montecappone e a tre Offida Pecorino Docg, il Cocci Grifoni, il "Merlettaie" della cantina Ciù Ciù e il "Rugaro Gold" della Cantina Colli Ripani, tutte di Ripatransone. Nella stessa compagine di assaggio hanno ritirato l'ambita Gran Menzione due Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore, il "Pallio di San Floriano" della Tenute Pieralisi di Maiolati Spontini e il "Verde Cà Ruptae" di Moncaro.



Ma le Marche si fanno rappresentare anche da bianchi elaborati in legno. La segnalazione di qualità del concorso ha indicato il Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico "Vigna Novali" 2012 sempre della Moncaro e, in provincia di Macerata, la Cantina Belisario con il Verdicchio di Matelica Riserva Docg "Cambrugiano" 2011. L'azienda di Giacono Centanni si è distinta anche nella categoria “due ultime annate vini rossi” con la bottiglia biologica e vegana "Nobil Terre Monte Floris" del 2013. A Montefano, a ridosso di Macerata, l'Agraria degli Azzoni Avogrado Carradori raggiunge la premiazione con il Marche Igt Rosso "Passatempo" del 2011 insieme al Docg Rosso "Zeii" del 2011 produzione biologica-vegana di Montepulciano e Cabernet Sauvignon della San Giovanni di Offida. In questa categoria Moncaro piazza anche il Rosso Piceno Doc Superiore "Terrazzano" 2012. Non poteva certo mancare tra i marchigiani la Lacrima di Morro d'Alba con l'etichetta Passito "Re Sole" del 2010 di Stefano Mancinelli.



Tra i vini spumanti metodo classico la Gran Menzione va con indiscusso merito al Brut Riserva di Verdicchio dei Castelli di Jesi "Ubaldo Rosi" 2008 della Marchedoc.
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