Montefano, il custode della moschea
"Rubati i soldi ​delle offerte degli islamici"

Montefano, il custode della moschea "Rubati i soldi ​delle offerte degli islamici"
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Sabato 21 Novembre 2015, 15:35 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 20:43
MONTEFANO - Abdin Jasmine, 26 anni, macedone, da 16 anni vive a Montefano ed è oggi il custode della moschea di via Leopardi. Qui passa gran parte del suo tempo. Montefano una quindicina di anni fa aveva una nutrita comunità di immigrati in gran parte musulmani, i quali chiesero all’allora sindaco Pier Marino Simonetti il permesso di aprire una moschea. Permesso accordato e il luogo di culto fu aperto nella centralissima via Leopardi, a pochi passi dalla chiesa parrocchiale. E così Montefano fu uno dei primi centri della provincia di Macerata ad avere una mosche Ma oggi tempi sono cambiati. “La crisi e la mancanza di lavoro - dice Jasmine - hanno dimezzato la popolazione straniera, e anche musulmana, di Montefano. Cosa avvenuta pure in altri centri. Molti sono andati nel Nord Europa, altri sono ritornati a casa”. Che il numero degli extracomunitari musulmani sia calato lo si vede dalla loro partecipazione alla loro vita religiosa. “La moschea non è più gremita come allora - dice Jasmine -, solo il venerdì di preghiera resta un punto di riferimento per coloro che vogliono partecipare”. Difficoltà anche per il mantenimento della struttura, per la quale i musulmani montefanesi pagano un affitto di seicento euro al mese. “Pochi giorni fa (il furto risale a prima degli attentati di Parigi, ndr) - continua Jasmine - abbiamo subito anche il furto della cassa comune. Non c’erano molti soldi, ignoti gli autori".
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