Altri due nel mirino
per l'omicidio Sarchiè

MACERATA - Altre due persone secondo la Procura erano sulla scena del delitto di Pietro Sarchi� C’erano almeno altre due persone, oltre a Giuseppe Farina, il giorno dell’omicidio di Pietro Sarchiè. Ne sono convinti gli inquirenti che da quasi un mese stanno indagando alacremente sul caso. Quel 18 giugno ad aspettare il commerciante di pesce sambenedettese erano almeno tre persone: Farina, catanese di 40 anni anche lui commerciante di pesce indagato per omicidio, soppressione e vilipendio di cadavere, e altre due persone ancora da identificare. Come gli inquirenti siano arrivati a questa ipotesi non è noto dal momento che sulle indagini il riserbo è massimo, ma ad oggi gli indizi in mano alla Procura volgono in questa direzione. Farina, però, nega. Quel giorno era al lavoro. “Vendeva il pesce quattro giorni a settimana, dal martedì al venerdì" - ha spiegato l'avvocato Mauro Riccioni che difende il catanese insieme al legale Marco Massei "Lui aveva la licenza, e spesso il figlio gli dava una mano nella vendita con il loro furgone, molto simile a quello di Sarchiè£. Per la Procura, dunque, sarebbero stati almeno in tre il giorno dell’omicidio.