“È tempo di tagliare il cordone ombelicale” ha affermato Micheli spiegando che “il nostro staff, formato da pochissime persone, lavora incessantemente per La notte dell'opera, a volte mettendo a rischio la stessa stagione lirica, e questo non è più possibile perché noi non siamo un assessorato alla cultura, ma un teatro di tradizione”. Con parole schiette e ferme il direttore artistico ha invitato Macerata a fare veramente sua la festa della lirica o “diventerete la provincia che non vi meritate di essere. Quest'anno sarò io a giudicare voi. Voglio vedere – ha concluso Micheli tra lo scherzo e la provocazione– che razza di città siete”.
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