Macerata, il consigliere Carelli
sotto accusa ​per il reato di corruzione

Macerata, il consigliere Carelli sotto accusa ​per il reato di corruzione
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Maggio 2015, 15:13 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 11:07
MACERATA - Il consigliere comunale Luigi Carelli è indagato per corruzione successiva per atto d'ufficio.



Secondo l'ipotesi della Procura, nel corso del suo mandato, avrebbe sostenuto la legittimità del progetto di lottizzazione che ha poi determinato la realizzazione di una struttura commerciale nei pressi della propria abitazione, ottenendo in cambio un terreno. Al centro dell'inchiesta ci sarebbe un contratto preliminare di vendita con effetti anticipati stipulato il 3 agosto del 2011 per l'acquisto del terreno.



Contratto che poi avrebbe dovuto essere formalizzato entro il 31 dicembre di quest'anno, quindi - sempre secondo la Procura - oltre la scadenza del suo mandato (i consiglieri comunali, infatti, sono tenuti a segnalare al Comune gli acquisti effettuati in costanza di mandato). Per gli investigatori si tratterebbe di un contratto anomalo in cui veniva riportato anche che da svariati anni Carelli avrebbe fatto, di quel terreno, un uso agricolo, quando invece così non sarebbe stato.



Dagli accertamenti effettuati risulta che Carelli - ex presidente della commissione urbanistica del Comune - avrebbe effettuato sul proprio conto corrente un'operazione non coerente. Lo stesso giorno il consigliere avrebbe versato sul proprio conto 12 mila euro per poi emettere un assegno da 17.400 euro a una delle ditte interessate. Per Carelli il procuratore capo Giovanni Giorgio ha chiesto il rinvio a giudizio e l'udienza preliminare è fissata al 16 settembre. Carelli ha sempre respinto gli addebiti, dicendosi pronto a dimostrare la correttezza del suo operato. L'attività investigativa è stata avviata dalla polizia e sviluppata dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Macerata.

In un'altra inchiesta, riguardante la realizzazione di un piccolo supermercato nel capoluogo, la Procura ha invece chiesto l'archiviazione nei confronti di Carelli per mancanza di profitto ingiusto. Il consigliere risultava formalmente direttore dei lavori per il supermercato.



In serata Carelli ha diffuso una nota. "Ho appreso - vi è scritto - con meraviglia e stupore dalla stampa le conclusioni della Procura in relazione a un mio ipotetico coinvolgimento a proposito dell’Oasi votata, non solo dal sottoscritto, ma dall’intera maggioranza, da una parte della minoranza e dal sindaco. Ritengo che sia frutto - aggiunge -, purtroppo, di un grosso equivoco creato e alimentato da un clima di sospetto generato dall’attacco politico contro la mia persona ormai alcuni anni orsono. Coinvolgimento che so già avrà lo stesso esito della pratica già archiviata. Potrò dimostrare la mia completa estraneità a tutto questo - dice , perciò sono sereno, confido nella giustizia e ho la certezza che un Giudice terzo accoglierà le mie considerazioni e spiegazioni sull’accaduto, ripetutamente sottoposte, invano, anche con l’ausilio di prove documentali, al vaglio della Procura che, però, non ha voluto sentir ragioni di sorta. Anche se, non a caso - conclude Carelli -, tutto ciò capita, una settimana prima delle elezioni, sono convinto che i miei elettori hanno e avranno fiducia in me e continuerò la mia campagna elettorale e la mia battaglia contro l’attuale governo della città e del Pd".
© RIPRODUZIONE RISERVATA