Macerata, allarme bollette pazze
Arrivano stangate fino a 10 mila euro

Macerata, allarme bollette pazze Arrivano stangate fino a 10 mila euro
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Mercoledì 26 Agosto 2015, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 17:37
MACERATA - C'è chi ha vinto una vacanza e quando è andato a ritirare il premio si è visto appioppare una batteria di 26 pentole, con tanto di accessori, per la modica cifra di 3500 euro o chi invece ha strabuzzato gli occhi quando ha ricevuto a casa una bolletta di energia elettrica da 4500 euro quando invece, si è poi scoperto, ne doveva pagare appena 2 di euro. E' il mondo delle vendite telefoniche o del porta a porta ingannevole che non esiste solo nei servizi del Tg satirico 'Striscia la notizia'. Ma è vivo, gode di buona salute, purtroppo, anche nella nostra provincia. E non risparmia alcuna categoria. Anziani, famiglie, ma anche giovani spesso cadono nella rete. La conferma viene dagli uffici della Federconsumatori-Cgil di Macerata dove l'afflusso di persone è costante durante tutto l'anno per chiedere aiuto e sostegni, anche legali, per venire a capo di situazioni altrimenti irrisolvibili.

“L'elenco delle pratiche aperte per contenziosi sono numerosissime - dice la responsabile provinciale Cristiana Tullio - e riguarda per il 50% reclami per energia elettrica e gas, un 30% la telefonia ed il resto altre vendite. Nei nostri territori ha fatto scalpore recentemente la vicenda di una ditta del Nord Italia che telefonava casualmente a casa di maceratesi annunciandogli di aver vinto un buono vacanza. Ma per ritirarlo bisognava andare il tal giorno alla tal ora nel tal albergo del nostro territorio. In buona fede in tanti si sono recati all'appuntamento. E si sono ritrovati nel bel mezzo dell'allestimento di una vendita di prodotti per la casa. Con abili venditori che li hanno raggirati. In diversi hanno firmato contratti per l'acquisto di batterie di 26 pentole ed accessori per 3500/4000 euro. Con, sì, inclusa la vacanza che però era uno specchietto per le allodole. Per alcuni siamo giunti in tempo nell'effettuare il diritto di recesso mentre per altri se ne occupa il nostro ufficio legale”. Dunque grande attenzione anche da noi ad offerte fin troppo faraoniche che promettono gratis vacanze mirabolanti. Spesso dietro si nasconde qualcosa di ambiguo, se non una vera a propria truffa. L'altro settore nel mirino della Federconsumatori è legato alla liberalizzazione del mercato di gas ed energia elettrica. Con la presenza di tantissime offerte ma anche di tante occasione di guadagno illecito per queste società.

“Soprattutto quando si cambia gestore - ricorda Tullio- è bene appuntarsi i numeri presenti nel contatore. Perché poi capita, altrimenti, che con la storiella dei conguagli le compagnie non facciano la lettura reale ma solo quella stimata. Ecco che, l'altro giorno, si è presentata da noi un giovane che si era visto addebitare 4500 euro in una bolletta di chiusura e conguaglio di energia elettrica. Siamo andati in fase di conciliazione ed è saltato fuori che la lettura di attivazione iniziale era sbagliata ed al giovane era stata addebitata una fornitura molto più alta del consumo reale. Conciliazione che si è conclusa col pagamento di soli 2 euro. Ma di questi casi ce ne sono parecchi in provincia. Uno di questi ha riguardato una bolletta da 10 mila euro. La cifra riguardava la fornitura per un anno di energia elettrica ma si era verificata una situazione come quella precedente con un errore iniziale nella lettura e la cifra reale per quell'anno di fornitura era di circa mille euro. Alla fine abbiamo risolto tutto”.

Meno contestazioni giungono nel campo della telefonia mobile o fissa. “Nel 2008 quando iniziammo questo servizio come Federconsumatori - dice Cristiana Tullio- le lamentele e denunce arrivavano solo dalla telefonia. Poi, invece, in questo campo l'affidabilità è cresciuta mentre sono salite le denunce dopo l'apertura al mercato libero di gas ed energia elettrica”. Ma ci sono richieste di intervento di Federconsumatori anche singolari. “L'ultima riguarda una famiglia - racconta Tullio- che ha acquistato una cucina componibile pagandola circa cinquemila euro. Ebbene non hanno avuto neppure il tempo di utilizzarla perché ante, cerniere e maniglie si sono spaccate immediatamente. Da questa azienda è stata elusa la richiesta di intervento in garanzia che pure c'era. Siamo giunti al punto di dover affidare al nostro ufficio legale la vicenda per riuscire a venirne a capo”.
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