"Sono in mezzo alla strada
​per colpa di Equitalia"

"Sono in mezzo alla strada ​per colpa di Equitalia"
2 Minuti di Lettura
Lunedì 3 Novembre 2014, 21:43 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 10:27
CORRIDONIA - L'agenzia Equitalia gli blocca il conto ed è l’inizio di un incubo infinito. La disavventura capita ad un piccolo imprenditore edile originario di Campobasso ma da anni oramai domiciliato a Corridonia dove vive con la sua famiglia, la moglie ed una bambina di tredici anni, e dove svolge anche la sua attività lavorativa. Che, come spesso capita nel mondo del lavoro, vive momenti belli ed altri meno. E, proprio in virtù di un passato che talvolta affiora e torna prepotentemente alla ribalta, Carmine Fernando Baratta si trova a fare i conti con un oggi di grandissime difficoltà economiche. Con il conto bancario ora congelato per un’ingiunzione a seguito di un pignoramento verso terzi che Equitalia ha comunicato a Poste Italiane, istituto dove il Baratta ha il proprio conto corrente. Un’ingiunzione di 9500 euro: somma che Equitalia pretende di avere dall’uomo, a seguito di vicende passate. “Questa sanzione non so se giusta o meno, di questo si occupano i miei avvocati - racconta lo stesso Baratta - ma quello che denuncio oggi è che con questo provvedimento Equitalia mi ha messo in mezzo alla strada. Nel senso che ho un conto corrente postale sul quale non posso fare operazioni. Perché non appena mi viene accreditata una qualsiasi somma questa viene immediatamente girata ad Equitalia. Non solo pagamenti per lavori che ho fatto ma perfino una piccola pensione di invalidità che percepisco a seguito di un infortunio sul lavoro di diversi anni fa. Si tratta di circa 130 euro mensili, ma anche su quelle non posso più fare affidamento”. L’uomo ha scoperto solo pochi giorni fa questa situazione, quando Equitalia ha comunicato alle Poste che Baratta deve rientrare di 9500 euro. Così che ogni somma che giunge sul conto dell’uomo diventa per lui inesigibile. “Nei giorni scorsi dovevo ricevere un bonifico di oltre duemila euro a saldo di alcuni lavori effettuati. Ebbene mi sono recato al bancomat ed ho scoperto che invece sul conto c’erano appena 104 euro. Mi sono recato alle Poste di Mogliano, dove ho il conto, ed ho scoperto quanto era successo. Gli oltre duemila euro arrivati sul mio conto corrente erano stati subito prelevati da Equitalia, tanto da far scendere il mio debito attualmente a 7151,85 euro. Ma, alla fine di ottobre, avevo in scadenza dei pagamenti con degli assegni che ora non hanno copertura perché non posso contare su quei soldi che erano miei ed andranno in protesto. Mi sono rivolto ad un avvocato, ma nel frattempo non so come vivere”. Anche perché Baratta deve portare avanti una famiglia e non sa come fare. “E' una situazione drammatica la mia -ammette-: io ho sempre detto di essere disponibile a pagare quei soldi ad Equitalia, ma che almeno mi diano la possibilità di vivere e non di trovarmi con l’acqua alla gola e nell’impossibilità di utilizzare il mio conto bancario”.



Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO

© RIPRODUZIONE RISERVATA