Clementoni brindisi e progetti
per Confindustria Macerata

Giovanni Clementoni, presidente Confindustria Macerata
Giovanni Clementoni, presidente Confindustria Macerata
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Lunedì 16 Dicembre 2013, 15:55 - Ultimo aggiornamento: 15:56
MACERATA - Un brindisi in vista delle imminenti festivit natalizie, ma anche l’occasione per lanciare un nuovo modello di comunicazione e fare anche il punto su come gli industriali stanno vivendo questo delicato momento dell’economia. Giovanni Clementoni, presidente di Confindustria Macerata, ha ospitato i rappresentanti degli organi d’informazione per tracciare quelle che saranno le linee guida che l’associazione di categoria da lui guidata vuol intraprendere nel 2014 alle porte.



“Ci ripetiamo da mesi che il momento economico è complicato - ha esordito Clementoni - ma noi imprenditori vogliamo recitare il ruolo che ci compete per riuscire a trainare l’economia del nostro territorio verso l’obiettivo di un rilancio e di una uscita dal tunnel. Proprio per far questo è necessario far sentire maggiormente la nostra voce, il nostro pensiero sia nei confronti dei cittadini che delle istituzioni che ci guidano. Anche perché, e lo dico da persona che è vissuta da sempre dentro un’azienda, noi imprenditori abbiamo un modo pratico e concreto di vedere le cose. Che può essere di grande aiuto in questo momento”.



Dunque una Confindustria pronta ad aprirsi verso la società ed a comunicare maggiormente attraverso i mass media locali le proprie posizioni, esigenze ed idee per intraprendere la strada della risalita dopo un lungo periodo di crisi. “Il nostro è un tessuto - ha detto il presidente di Confindustria - forte, vivace e volitivo. E’ vero che anche nel Maceratese luci ed ombre ma è unanime la volontà e la ricerca di uscire rapidamente dalle difficoltà. La gente che è in Confidustria ha voglia di fare. Talvolta ci sono lamentele perché le cose che si dovrebbero fare tardano ad essere realizzate. Si chiude un 2013 indubbiamente difficile per tanti, ma le imprese maceratesi hanno dato segnali di dinamismo e di voglia di fare. Non siamo stati passivi nel subire la crisi”.
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