Combattimenti all'uscita
da scuola, c'è un video choc

Combattimenti all'uscita da scuola, c'è un video choc
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Martedì 10 Marzo 2015, 20:51 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 12:15
CINGOLI - Pugni, schiaffi, calci, spintoni. Attorno un tifo da stadio che incita, istiga, aizza. E quando la sfida finisce gli avversari raccolgono gli zaini coi libri di scuola e tornano a casa gonfi di botte e doloranti, mentre il video del violento corpo a corpo viene inviato ai conoscenti tramite Whatsapp. A Cingoli gli adolescenti picchiano duro per sapere chi è il più forte e conquistare le amicizie più gettonate. Un gioco pericoloso, l’ennesima trovata ad alto rischio delle nuove generazioni, che ha già prodotto molti lividi e occhi neri facendo scattare l’allarme tra i genitori, mentre il sindaco Filippo Saltamartini proprio nelle scorse ore ha chiesto ai vigili urbani di indagare per chiarire i contorni di questa inquietante vicenda. Di certo si sa che nel giro di poche settimane attorno all’ arena di giovani picchiatori si sono formate delle vere e proprie bande di studenti esaltati, che si danno appuntamento prima e dopo le lezioni scolastiche per gli incontri di pugilato senza guantoni e senza regole. Più si picchia, più si ha la possibilità di diventare leader incontrastato.
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