Appignano, festosa accoglienza
per la carovana di Sibillini e dintorni

Appignano, festosa accoglienza per la carovana di Sibillini e dintorni
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Venerdì 28 Agosto 2015, 09:38 - Ultimo aggiornamento: 17:59

APPIGNANO - Ieri prima giornata di raduno all'insegna dell'accoglienza per la carovana di Sibillini e dintorni.

Entusiasmo alle stelle ad Appignano dove le signore d'epoca sono arrivate nella mattinata: tanta gente, di tutte le età, ha dato il benvenuto ai sessanta bolidi provenienti da tutta Italia e disposti lungo la via dei Vasai.

Il sindaco Osvaldo Messi, insieme agli assessori alla cultura Vittoria Trotta e al turismo Alessia Tarabelli, ha salutato il presidente della Scuderia Marche, Adalberto Beribè, e gli equipaggi che sono poi stati guidati da sette giovanissime studentesse dell'Istituto Comprensivo 'Della Robbia' alla scoperta dei tesori e delle tradizioni della 'città delle cocce'.

Oltre 500 anni di storia racchiusi nella maestria del vasaio Giuseppe Testa, l'ultimo artigiano testimone dell'arte della lavorazione della terracotta. A raccogliere la sua sapienza e proseguirne la tecnica, la scuola di ceramica Mav, botteghe-laboratori come l'atelier della terra di Marica Sabbatini, Taruschio ceramiche, Laura Scopa e le sue Forme attuali, come pure le Creazioni Paris e Sandra Zuccari, appassionati di ceramiche.

Gli organizzatori di Sibillini e dintorni hanno fatto conoscere così, grazie anche alla collaborazione della Pro Loco e di Luca Buldorini e di Uniauser con Mariella Carnevali, la storia di una città raccontata dai suoi protagonisti di oggi.

"L'antica sapienza nel lavorare la terra cotta viene valorizzata da parte della comunità appignanese", spiega Massimo Serra della Scuderia Marche-Club Motori Storici, "e a noi sembra uno splendido biglietto da visita anche dell'operosità della nostra gente".

Scopo principale del raduno di Sibillini e dintorni, infatti, è quello di far conoscere il territorio maceratese, quanto ha da offrire.

Il verde delle colline marchigiane, esaltato dall'azzurro del cielo di fine estate, ha fatto da cornice al viaggio in direzione monti intrapreso dalle signore d'epoca nel primo pomeriggio.

A Camerino, infatti, gli equipaggi erano attesi per visitare il Museo delle Scienze e godere dell'incredibile ricchezza di reperti lì conservati: la collezione paleontologica, con fossili di ippopotamo, elefante, rinoceronte risalenti a un milione di anni fa e provenienti da Collecurti e Cesi, nella Piana di Colfiorito. Al termine, tutti alla Rocca del Borgia con i Sibillini a fare da meravigliosa cornice: disposte le auto a corolla all'interno del parco, gli equipaggi hanno gustato una prelibata cena cinquecentesca. Quindi, la sfilata per le vie del centro storico della città ducale e la notte al Campus universitario. "Prezioso il contributo del Comune e dell'Università di Camerino, unitamente alla Pro Loco camerte", sottolinea ancora Massimo Serra, "un grande lavoro di squadra per far conoscere alla cittadinanza il museo viaggiante di Sibillini e dintorni".

Oggi la carovana di signore d'epoca fa tappa a Pievebovigliana. I partecipanti al raduno sono invitati all'inaugurazione della gualchiera Cianni, il sito di archeologia industriale frutto di restauro: dalle 10 alle 12 le vetture d'antan sono in esposizione nella piazza del borgo dell'entroterra.

Nel pomeriggio il rientro a Macerata per preparare al meglio la gara che li attende in serata.

Alle 21.30, infatti, tutti ai nastri di partenza in Corso Cavour per rivivere le emozioni della Rievocazione storica del Circuito della Vittoria.

Un'edizione indimenticabile quella di Sibillini e dintorni 2015: sono pezzi unici dell'automobilismo storico, infatti, le vetture che prendono parte alla gara di regolarità nel percorso che si snoda nel centro storico.

Alla guida della Giaur 750 Record del 1954, auto costruita in un solo esemplare al mondo, ci sarà Tazio Taraschi, il figlio del campione abruzzese che vinse il Circuito della Vittoria nel 1953. Un altro erede illustre è Giuseppe De Angelis in gara con una Giaur 750 Sport, la stessa guidata dal padre alla Mille Miglia nei mitici anni Cinquanta.

Il volto del TG1 Francesca Grimaldi sarà la madrina d'eccezione con la MG TD del 1951.

Vere rarità sono la Fiat Ansaldi Brevetti del 1908 e la Ceirano CS del 1920, esposte per anni al Museo Quattroruote, come pure la Amilcar CV 1100 del 1923, l'Alfa Romeo 1750 del 1930 carrozzata dall'inglese James Young e la Fiat Balilla Coppa d'Oro del 1935, che ha gareggiato con i colori della Scuderia Ferrari.

Sessanta i gioielli d'epoca che arriveranno in piazza Vittorio Veneto (detta San Giovanni) a partire dalle 22: lì, ad attendere gli equipaggi in abito d'epoca, ci sarà la giuria della CRI per assegnare il premio al miglior abbinamento auto-abito. Vincitori, partecipanti e organizzatori saranno quindi ricevuti in Comune per il saluto delle autorità.

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