Chiara, la sexy fashion blogger
che vale un milione di fan ha 25 anni

Chiara Biasi
Chiara Biasi
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Domenica 26 Luglio 2015, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 15:11

PORDENONE - Chiara Biasi, 25 anni di Pordenone, è una della fashion blogger italiane più conosciute.

Da un anno e mezzo si è trasferita a Milano anche se la nostalgia di casa la sente tutti i giorni. «Sono molto legata alla mia città, dove vive la mia famiglia, ci torno appena posso, anche in giornata, per stare con i genitori, le sorelle e i nonni. Quando arrivo a Pordenone cerco di non postare quasi nulla sul web, perché voglio stare con i miei. Eppoi Pordenone non è una città propensa al mondo del web».

Come mai?

«Quando torno a Pordenone alcune persone, soprattutto le meno giovani, non capiscono cosa significhi essere una blogger o influencer. Qualcuno mi chiede se faccio la modella. A Milano e in altre città del mondo con le quali nell'ultimo anno ho cominciato ad avere contatti frequenti, queste parole sono pane quotidiano. Mi piace sempre vedere la differenza che c'è fra Pordenone e le altre città».

Ma il web può fare anche male. Recentemente si sono rincorse insistenti le voci sulla sua anoressia, che lei ha smentito.

«La cosa che mi piace di meno del mio lavoro è la cattiveria delle persone. E io quando manca il rispetto esplodo. La gente non capisce che una persona può prendere o perdere peso per varie ragioni: per motivi di salute, ormonali, per stati umorali. L'importante è stare bene con se stesse. E io so cosa significa prendere peso, visto che per mesi a causa di una malattia, ho preso del cortisone e sono ingrassata 10 chili» «Evito grandi quantità di pasta e prendo degli integratori, poi frutta e verdura.

Faccio due pasti al giorno e non tre. Non pratico sport da un anno e mezzo e non ho mai fatto addominali in vita mia. Mi prendo cura del mio corpo con delle creme, come tutte le donne».

Come si difende dalle cattiverie?

«Le persone che mi sono vicine dicono che sono un personaggio pubblico e che a tutte queste cattiverie dovrei darci un peso minore. È questo il prezzo da pagare. Eppure credo che non solo io ma tutti, dal momento che aprono un profilo sui social, siano potenzialmente personaggi pubblici. Mi è stato pure hackerato il profilo, postando al posto mio dei commenti di insulto alle persone che mi seguono. Ora le cattiverie mi fanno meno male di tre anni fa».

La cosa più bella del suo lavoro?

«La mattina mi sveglio col sorriso perché amo quello che faccio. Ho la possibilità di crescere molto più di quanto facciano i miei coetanei, parlando con persone diverse e delle più varie età, dagli 8 ai 70 anni. La notte, quando non riesco a prendere sonno, rispondo ai messaggi e alle mail delle persone che mi seguono. Ora disegno bikini secondo le loro indicazioni e ho capito che grazie al mio lavoro posso dare emozioni. In molti mi dicono che sono fortunata perché sono perennemente in vacanza, ma il mio lavoro non è solo ciò che si vede».

Cosa rimane celato dietro le quinte?

«Quando sono in viaggio sono impegnata in servizi fotografici. Per il resto passo molte ora a lavorare al computer, per fare ricerche sulla moda e le tendenze. Mi sono formata da autodidatta, sperimentando da sola quali fossero gli orari migliori per un post e cercando di acquisire sempre più nozioni dalle persone che frequento. Anche se oggi ho 10 persone che lavorano con me e per me, mi piace fare le cose da sola il più possibile, lasciando la mia impronta».

Com'è la giornata tipo di una fashion blogger?

«Comincia alle 8.30 e si conclude alle 20. La mattina mi vesto in base ai meeting che ho. Se non ho uno shooting fotografico, lavoro al pc e poi esco per delle commissioni, come il ritiro di un pacco o appuntamenti di lavoro. Pranzo nel primo pomeriggio e la sera esco con amici, vado a eventi o a cene, oppure sto a casa sul divano».

Com’è iniziata la sua avventura?

«Mi sono iscritta per un anno a economia a Milano, ma ho subito capito che non era per me. In quel periodo vivevo sopra all'appartamento di un'altra blogger, Chiara Ferragni. Poi per un anno sono tornata a casa, a Pordenone, per curarmi da un’ischemia cerebrale. In quel tempo cominciavo a essere seguita su Facebook: mi è sempre piaciuto scattare foto particolari con bei vestiti, in begli hotel e con gli amici. Pensavo però di rimettermi a studiare appena fossi stata meglio».

La svolta quando è arrivata?

«Quando più di tre anni fa aprii il mio primo blog, dopo poco mi telefonò un'agenzia di siti web pordenonese e mi disse che il mio sito valeva 14 mila e 500 euro. È stata una sorpresa. Ho capito che il mio hobby si sarebbe trasformato in qualcosa di più quando ho indossato una capsule collection realizzata da una ragazza di Pompei. La collezione è uscita a febbraio alle 3 di notte e alle 9 i 12 mila bikini erano venduti. A quel tempo cominciai anche la collaborazione con Francesco Facchinetti».

Si è mai chiesta perché le persone la seguono?

«Perché, come per il discorso sulla presunta anoressia, sono spontanea. Sono borderline: o sto simpatica o antipatica. Vorrei che la gente mi vedesse per strada come mi vede sul web, senza filtri e nella massima sincerità: per questo non uso molto trucco e ho sempre i capelli spettinati».

I vestiti che indossa glieli regalano?

«Alcuni sì, ma la maggior parte li compero e li abbino come decido io. Non mi piace essere un manichino. Poi qualche volta regalo vestiti, borse e scarpe ad amici».

In base a cosa sceglie un capo d'abbigliamento?

«Dev’essere il più semplice possibile. Prediligo lo stile anni Novanta e rock. Scelgo sempre t-shirt bianche, nere o grigie a cui abbinare altri capi. Mi piace valorizzare solo un elemento per outfit, così l'occhio non si perde nei dettagli».

E al suo futuro ci ha mai pensato?

«Certo. Qualche anno fa dicevo che a 25 anni avrei voluto diventare mamma, ma ora ne ho già 25! Non credo che passerà molto tempo comunque. Nel futuro vorrei aprire un'agenzia di talenti o di moda, avere un impiego più imprenditoriale. Nel mio blog mi piacerebbe un giorno non vedere me, ma altre donne belle che lavorano con me. Io vorrei stare dietro le quinte e godermi una famiglia tutta mia e i miei figli».

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