Calendario Pirelli, donne in lattice
e sexy marinarette: 12 scatti bollenti

Calendario Pirelli, donne in lattice e sexy marinarette: 12 scatti bollenti
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Martedì 18 Novembre 2014, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 14:43

MILANO - Immagini sensuali, dove la donna è centrale con tutta la sua carica erotica. Queste le 'Calendar Girls' per il Calendario Pirelli 2015, firmato da uno dei più grandi autori della fotografia della moda mondiale, Steven Meisel. La presentazione oggi a Milano, nella sede della Bicocca, quartier generale di Pirelli, con il presidente e ad Marco Tronchetti Provera che ha definito il nuovo nato «davvero qualcosa di speciale».

A Milano perché «il prossimo anno accoglierà Expo e volevamo portare l'attenzione sulla città» ha spiegato, sottolineando che ciò che The Cal mostra è la bellezza della donna. L'obiettivo del fotografo si concentra infatti solo sul volto e sul corpo. Nessuna scenografia, nessuno sfondo esotico o ricercato per lo shooting. Ma la prorompente presenza della donna con le sue curve in primo piano.

Dodici le top che rappresentano i dodici mesi: le americane Gigi Hadid, Candice Huffine, Carolyn Murphy e Cameron Russel; le brasiliane Isabeli Fontana, Adriana Lima e Raquel Zimmermann; l'inglese Karen Elson; la portoricana Joan Small; le russe Natalia Vodianova e Sasha Luss; la tedesca Anna Ewers. «A mio avviso sono questi i modelli estetici di riferimento del mondo odierno.

Rappresentano gli stereotipi che la moda e lo star system ci impongono in questo momento. Non volevo fare un calendario concettuale, né legarlo a una particolare location, ma 12 manifesti in cui è la donna, con la sua sensualità, la protagonista assoluta di 12 immagini molto diverse tra loro. Volendo limitare l'utilizzo di abiti e accessori e disponendo della massima libertà creativa, ho trovato molto stimolante 'giocarè con i colori, con il trucco, con i materiali. È stata un'esperienza molto gratificante» spiega Meisel nella nota di presentazione.

Il maestro della fotografia non è sul palco della presentazione. In realtà non partecipa mai a nessun evento pubblico. Tanto che scherzando Jennifer Starr, la casting director, fa riferimento al «mistero» rappresentato da Meisel e si domanda «se davvero esista». L'utilizzo del latex per Starr è «in chiave ironica, molto sexy, ma affatto volgare». «Per il casting - chiarisce - abbiamo preso in considerazione donne che avessero dai 19 ai 40 anni e oltre, l'importante è che fossero donne con la 'd' maiuscola».

Tra loro anche Candice Huffine, simbolo della donna curvy con la sua taglia 46/48 e i suoi 90 chili, immagine simbolo del calendario. A lei è dedicato il mese di aprile, dove posa con un body in lattice nero. «Ciò che ha ispirato Steven nell'intero corso della sua incredibile carriera è, in tutta semplicità, il ritratto di un modello, donna o uomo che fosse. Steven è famoso per la sua abilità unica di scoprire la bellezza, spesso in luoghi dove nessuno la cercherebbe o la vedrebbe, e di riuscire, con tutti gli strumenti a sua disposizione (l'acconciatura, il trucco, gli abiti, le luci) a trasformare un modello in un personaggio, un trend-setter o una star» racconta Jimmy Moffat, agente di Meisel.

«Steven - aggiunge - ha quindi scelto dodici donne capaci di ispirarlo nella creazione di dodici immagini iconiche, ciascuna delle quali strettamente concentrata sulla protagonista stessa. Non c'è stato un particolare motivo nella scelta delle dodici modelle, se non quella che, in quel momento e tenuto conto di un'idea di una certa differenziazione tra loro, erano le donne che riteneva giuste per il Calendario Pirelli e che sentiva che sarebbe riuscito a ritrarre creando immagini forti, memorabili e uniche».

Carine Roitfeld (fondatrice e direttrice del Cr Fashion Book è anche il direttore moda a livello internazionale di Harper Bazaar) racconta che con Meisel «siamo partiti con un'idea di Calendario che incarnasse l'idea dei mesi, proprio come accade nei calendari classici. Poi, con il collaboratori di Steven, abbiamo deciso di abbandonare il senso delle stagioni, approdando all'idea di scattare foto per il puro piacere di scattarle. Abbiamo cercato di trasferire nelle immagini l'idea della moda attraverso dettagli che riuscissero a rendere le modelle più sexy di quanto possa essere unicamente il loro corpo. Non ci saremmo accontentati di avere solo ragazze nude».

Rispetto al materiale scelto da fare indossare alle modelle, «il latex - chiarisce - è l'elemento più ricorrente negli scatti: è bello, è versatile, ha una lucentezza che lo rende interessante. Lo abbiamo utilizzato per dare alle immagini un tocco 'fashion' che si sommasse alla bellezza delle modelle e a un pizzico di 'sense of humour'. Nè Steven né io difettiamo certo di senso dell'umorismo e penso che questo traspaia nelle foto: per questo lo definirei un Calendario sexy con un pizzico di divertente ironia».

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