Agli albori del Festival dei Due Mondi, alla fine degli anni ’50, furono i saloni di Palazzo Rosari Spada, sede del Circolo Clitumno, ad ospitare feste e cene esclusive per gli artisti. A queste, negli anni Sessanta, facevano coppia Alain Delon e Romy Schneider e furono ospiti Ira Füstenberg, Amedeo Nazzari e Domenico Modugno. Celebri per essere accompagnate dalla musica di un’orchestrina, le cene del Maestro Gian Carlo Menotti nel giardino di Palazzo Campello o in quello della villetta al Giro della Rocca. Tradizionali anche le feste organizzate dopo il concerto finale in Piazza del Duomo dalle banche alla terrazza di Piazza Campello o alla Rocca.
Memorabili tra 2009 e 2011 in via del Mercato le serate nell’osteria di Rossobastardo, dove musica, arte e divertimento erano sempre accompagnati da un bicchiere di buon vino umbro. Crocevia di culture, vetrina di linguaggi e stili differenti, alla 56esima edizione del Festival la tradizione dei ricevimenti continua con la Fondazione Carla Fendi che anche quest’anno per la serata inaugurale ne ha organizzato uno a scopo di solidarietà nel cinquecentesco Palazzo Racani Arroni.
Altre occasioni conviviali si tengono al Chiostro di San Nicolò e ancora ricevimenti esclusivi nel Palazzo del marchese Duccio Marignoli, presidente dei Mecenati del Festival. Party ad invito pure a Palazzo Cittadini Cesi o nella residenza d’epoca di proprietà di Marina Mahler, nipote del compositore. Feste e cene all’aperto si susseguono poi nei dintorni: all’Eremo delle Grazie sulle pendici del Monteluco sotto l’attenta cura di Valeria Lalli o al Borgo della Marmotta a Poreta, ospiti di Paolo, Alessandra e Filippo Montani della Fargna. Infine, come negli anni ’70, la notte si conclude alla discoteca Tartaruga Festivalclub appena riaperta.