Fermano un algerino con la bici rubata
e gli scoprono addosso un tesoretto

Fermano un algerino con la bici rubata e gli scoprono addosso un tesoretto
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Venerdì 17 Ottobre 2014, 19:15 - Ultimo aggiornamento: 20:11
PORTO SANT'ELPIDIO - Lo hanno fermato, era in sella ad una bici rubata, ma aveva anche due scatole. Dentro... un tesoretto. Lo hanno fermato perché aveva una bicicletta rubata ma addosso gli trovano anche un “tesoretto”.

Nel corso della nottata, infatti i carabinieri nel corso di un servizio di controllo del territorio, bloccavano B. D., algerino di 29 anni, residente sempre a Porto Sant'Elpidio, che era in sella ad una bicicletta poco prima sottratta nel cortile di una vicina abitazione. Il giovane quindi controllato dai carabinieri veniva trovato in possesso di due scatole, all’interno tutto materiale che proveniva da alcuni recenti furti. Insomma, una sorta di “tesoretto” che probabilmente doveva essere piazzato sul mercato.

All’interno delle due scatole i carabinieri hanno quindi trovato 218 schede telefoniche inattive, poco prima sottratte su una Audi A6, di proprietà di un agente di commercio di una nota compagnia telefonica; una macchina fotografica digitale, a sua volta risultata sottratta giovedì scorso all’interno di un’auto, una Citroen C3 di una signora del luogo; e infine un telefono cellulare smarrito da un artigiano nella cittadina rivierasca. La merce è stata quindi restituita ai legittimi proprietari mentre per l'algerino è scattata la denuncia per furto aggravato, ricettazione e appropriazione di cose smarrite.



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