Tentato omicidio, chiede scusa dal carcere
"Non ti ho visto, sparavo alla serpe"

Tentato omicidio, chiede scusa dal carcere "Non ti ho visto, sparavo alla serpe"
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Giovedì 28 Agosto 2014, 20:34 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 12:28
RAPAGNANO - E' accusato di tentato omicidio, ora chiede scusa dal carcere e d una versione della vicenda. Chiede scusa dal carcere e dà una completa e opposta ricostruzione su quanto quel giorno. Ieri l’avvocato Paolo Cecchetti difensore di Enrico Morelli il giovane di Rapagnano in carcere ad Ascoli dal 7 agosto con l’accusa di tentato omicidio nei confronti di Emilio Sobrini ha reso nota una lettera. “Caro Emilio, mi scuso, non era mia intenzione colpirti, né tanto meno tentare di ucciderti. Ho sparato in maniera incauta a un rettile (una serpe) che si trovava sul muretto che delimita i nostri orti. Purtroppo non mi sono avveduto della tua presenza... perché la visibilità era limitata da alcune piante di vite. Non mi sono accorto che ti trovavi proprio li dietro, e di certo se ti avessi visto non avrei mai tirato il grilletto. Sono molto rammaricato, il carcere è un’esperienza dura e difficile, in questo periodo ho pensato molto a te, soffro e ho sofferto parecchio per un gesto involontario, che ha avuto gravi conseguenze... Le nostre vite ... sono cambiate, io sto affrontando questo calvario della detenzione e sono sinceramente pentito. Io e te siamo sempre stati in buoni rapporti, ti ho sempre reputato una buona persona, e per questo ti chiedo perdono, sperando che tu possa accettare le mie scuse”.
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