Grido di dolore da Casette d'Ete
"Siamo stati dimenticati da tutti"

Grido di dolore da Casette d'Ete "Siamo stati dimenticati da tutti"
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Martedì 3 Marzo 2015, 12:02 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 17:50

SANT'ELPIDIO A MARE - "Oggi 2 marzo 2015 nel quarto anno di tragica ricorrenza lanciamo una volta ancora un grido di dolore e indignazione".

A parlare sono residenti, commercianti e imprenditori della zona di Casette d'Ete che rimase danneggiata dall'esondazione del fiume Ete Morto quella maledetta notte tra il primo e il 2 marzo ormai di quattro anni fa. Una notte maledetta perché consegnò anche il suo tributo di sangue, di dolore e disperazione, di strascichi giudiziari che continuano ancora oggi. Morirono due persone, un uomo e una giovane, Giuseppe Santacroce e Valentina Alleri. Erano diretti al lavoro, la loro auto venne travolta dalla furia del fiume esondato. Vennero invase abitazioni, laboratori, negozi... Immediato fu l'aiuto del privato, l'imprenditore Diego Della Valle corse subito in soccorso dei suoi concittadini mettendo a disposizione una somma. Un gesto d'affetto personale alla sua gente, dato ma non dovuto, e che nulla deve avere a che vedere invece con le istituzioni che devono intervenire a sanare una ferita nel proprio territorio.

Il comitato delle vittime di quella notte oggi alza la voce: "Sono passati 4 anni dalla tremenda alluvione del 2 marzo 2011, Proprio ieri la drammatica ricorrenza".

"Nel silenzio delle autorità, nell'indifferenza dei politici, tutti impegnati nelle loro questioni elettorali interne quando non in questioni di giustizia, un buco nero si staglia su questa vicenda, sempre piu' enorme come il debito che ingoia ogni impegno, ogni promessa, ogni iniziativa".

"Dei 4 milioni di euro stanziati a fronte di risarcimento danni che ammontano a centinaia di milioni, tanti documentazione e' stata, per l'ennesima volta, richiesta ad aziende e famiglie ma senza ancora alcun riscontro oggettivo"

"Le aziende del Fermano coinvolte in questa tragedia, a distanza di 4 lunghissimi anni, brancolano nel buio, sono sempre piu' in crisi, una crisi determinata da una precedente situazione economica generale aggravata da una tragica alluvione dove i beni primari sono andati completamente distrutti, senza risorse economiche per ricominciare con dignità, senza aiuti ne' da parte delle banche ne' da parte della regione e Istituzioni tutte, agonizzanti, si sono arrangiate come meglio potevano, alcune aziende hanno dovuto dichiarar fallimento, alcuni imprenditori si sono ammalati, altri 'infartuati', e altre aziende chiuderanno".

"La zona del Fermano, piu' drasticamente colpita dall'alluvione, piange ancora le sue vittime, di cui una giovanissima che ad oggi avrebbe compiuto poco piu' di 20 anni, entrambe di Sant'Elpidio a Mare",

"La tragedia di 4 anni fa e' prevalentemente ascrivibile alla incuria e al mal governo delle istituzione preposte alla manutenzione dei torrenti e dei fiumi, dei fossi, degli argini, dive negli ultimi 30 anni la cura e' stata carente e addirittura omessa.

A distanza di 4 anni siamo di nuovo in pericolo di esondazione perchè gli argini malamente ricostruiti dopo l'alluvione, con impegno economico non indifferente, sono di nuovo erosi in più punti".

"Il 2 Marzo 2015 nel quarto anno di tragica ricorrenza, in maniera forte, i danneggiati lanciano, una volta ancora, un grido di dolore e indignazione alle Istituzioni tutte, Provincie, Comuni e in particolar modo alla Regione Marche nella persona del Presidente Spacca, ricordando che all'epoca dei fatti per noi aziende non c'e stata fra l'altro manco proroga al pagamento di tasse e balselli; e mentre tutti i politici a capo delle Istituzioni si sono impegnati a far risarcire, con massima velocità, gli Enti di loro competenza, per noi vittime dell'alluvione, nonostante un provvedimento Regionale dettasse le scadenze al 15 gennaio 2015 per far pervenire l'elenco delle graduatorie delle aziende alluvionate ammesse ai risarcimenti, ancora oggi nessuno e' in grado di dirci alcunché".

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