Commerciante ittico
rapinato a Porto San Giorgio

Commerciante ittico rapinato a Porto San Giorgio
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Giovedì 27 Febbraio 2014, 21:29 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 08:07
PORTO SAN GIORGIO - Rapina a mano armata con tanto di sequestro di persona. Sono reati gravissimi quelli di cui si è macchiato un malvivente all'ex mercato ittico cittadino.

La vittima, un commerciante del pesce di 40 anni, J.C., le sue iniziali, contattato al telefono ha confermato il fatto. L'uomo, però, con la voce ancora scossa, ha preferito non rilasciare commenti o dichiarazioni di sorta. In un momento in cui in città tanto si parla di maggior sicurezza, della scarsità di personale a disposizione delle forze dell'ordine per pattugliare le vie sangiorgesi e dello stato d'animo traballante con cui il commercio cittadino ogni sera abbassa le serrande, l'inquietante episodio rischia di sconvolgere la quotidianità di una città che, per stessa ammissione dei suoi amministratori, non è più un'isola felice. Ma per arrivare a confrontarsi e digerire, seppur mal volentieri, una rapina a mano armata con sequestro di persona, ce ne vuole. Invece, purtroppo, è quanto accaduto all'alba di mercoledì nel complesso che ospita l'ex mercato ittico e i box dove i commercianti del pesce stoccano il prodotto per poi trasferirlo sui banconi delle pescherie cittadine.

Come avviene all'alba di ogni giorno di lavoro, il commerciante del pesce sangiorgese, J.C. le sue iniziali, dopo l'asta dei prodotti ittici al nuovo mercato ittico all'interno del porto, si è messo al lavoro nel box della ditta per cui lavora, nei locali all'interno dell'ex mercato, lungo via XX Settembre. Un via vai di mezzi, di furgoni cabinati con celle frigorifere e di commercianti a bordo delle loro auto.

Ma, con ogni probabilità, l'aggressore, appostatosi chissà dove, ha atteso che la sua vittima restasse per qualche istante da sola per poi entrare in azione. E così è stato: il malvivente è piombato alle spalle di J.C. puntandogli una pistola alla tempia. Pochi ordini intimati con tono minaccioso, come se l'arma non bastasse per renderlo più che convincente, e il rapinatore ha trascinato il commerciante a bordo del suo furgone. Poi, sempre con la pistola spianata, ha costretto la vittima, sedutasi al volante del mezzo, a girovagare per la città.

L'obiettivo del criminale, infatti, era accompagnare fino a un bancomat il commerciante per poi obbligarlo a prelevare del denaro dallo sportello. Un piano, il suo, naufragato in men che non si dica perché J.C. non aveva con sé la carta di credito. A quel punto al rapinatore non è rimasto altro che costringere l'uomo a svuotare le tasche e farsi consegnare circa 150 euro in denaro.

Attimi di terrore allo stato puro conclusisi fortunatamente intorno alle 5 del mattino quando l'aguzzino ha intimato al commerciante di accostare il suo furgone sul ciglio della statale Adriatica per poi scendere e scomparire tra le vie perpendicolari alla Ss16. Sul posto, pochi minuti dopo la rapina, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Porto San Giorgio che hanno immediatamente avviato le indagini per risalire all'identità del bandito. Per il momento si sa che è un giovane dall'accento non definito, ma comunque italiano.

Il ragazzo, pistola alla mano, si è presentato nel box di J.C. a volto scoperto e fortunatamente non ha colpito né ferito il commerciante che, ieri, contattato al telefono, pur confermando l'inquietante episodio che lo ha visto coinvolto in prima persona, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. Scelta condivisibile, quella di un uomo che solo 48 ore fa si è visto puntare una pistola alla testa.