Il ricorso lievita
Che tegola in Comune

Il ricorso lievita Che tegola in Comune
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Giovedì 10 Aprile 2014, 21:10 - Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 07:51
PORTO SANT'ELPIDIO - Da nemmeno mille a oltre centomila euro. Brutta tegola per il Comune di Porto Sant'Elpidio. Ora l'amministrazione ha fatto ricorso alla Corte di Cassazione in merito alla vicenda amministrativa che risale a più di 20 anni fa. Il caso, che vede l'ente opposto alla società Gruppo cooperativo immobiliare, riguarda i lavori effettuati per la realizzazione del sottopassaggio di via Pesaro, nella zona del fosso del palo. Il contenzioso inizia nel lontano 1994 e vede la società richiedere il risarcimento nell'ambito di un esproprio di un terreno pubblico per la costruzione dell'opera viaria. Un iter che parte dagli anni 80. Nell'ambito della costruzione del sottopassaggio, all'epoca, c'è l'ipotesi di concedere l'edificabilità dei terreni di via Pesaro paralleli al tracciato ferroviario, poi bocciata dalla Provincia di Ascoli. Lunghissimi i tempi del procedimento giudiziario, che solo nel 2006, a 12 anni di distanza dall'inizio della causa, vede il primo pronunciamento, quando il tribunale di Fermo condanna il Comune per illegittima occupazione. Per la determinazione dell'importo si rinvia tutto a una successiva sentenza, che arriva nel 2007. La sanzione fa sorridere gli amministratori: appena 992 euro. L'ente si ritiene soddisfatto e accetta la sentenza. Ma la storia non è finita, è la società proprietaria del terreno a presentare ricorso in Corte d'appello, chiedendo il riconoscimento di "accessione invertita" di un'area di 4.800 metri quadri e di occupazione temporanea senza titolo di un'altra zona privata di 6.340 mq. L'istanza è da capogiro, quasi 900.000 euro. Nelle scorse settimane arriva il pronunciamento dei giudici con la condanna dell'ente a una somma di circa 120.000 euro, Per difendere i propri interessi, il Comune si affiderà all'avvocato Paola Romanucci.
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