Porto insabbiato, il sindaco in Regione
Ma una soluzione non sembra in vista

Porto insabbiato, il sindaco in Regione Ma una soluzione non sembra in vista
2 Minuti di Lettura
Venerdì 24 Ottobre 2014, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 12:48
PORTO SAN GIORGIO - Se per il fermano il dramma dell'insabbiamento del porto è urgente da risolvere non lo è per la Regione.

Fatta salva la sintonia tra Regione, Comune, Capitaneria e Marina a sviluppare un progetto pluriennale di riutilizzo, tramite ripascimento, delle sabbie dragate, il summit di ieri pomeriggio ad Ancona tra i vari attori interessati a risolvere il problema dell'insabbiamento dell'ingresso del porto, lascia aperte e sanguinanti le ferite della marineria.



Dalla Regione, infatti, non è arrivata nessuna garanzia o impegno economico a risolvere l'emergenza in corso sui fondali nel canale portuale. "L'assessore regionale Paola Giorgi ha dovuto lasciare la riunione quasi subito per un sopraggiunto impegno - racconta il sindaco - ma io già da oggi tornerò a chiamarla per avere delle risposte". Un passo indietro.



Da settimane il primo cittadino preme per un faccia a faccia in Regione. E i motivi sono sostanzialmente due. Il primo: cercare una soluzione condivisa per arrivare a risolvere una volta per tutte, o quantomeno limitare al massimo, l'insabbiamento dell'ingresso dell'approdo sangiorgese. Il secondo, molto più delicato: racimolare denaro per un dragaggio urgente che ripristini condizioni accettabili nei fondali all'imboccatura del porto.



La navigabilità in quel punto, infatti, è sempre più critica. La marineria lo denuncia da settimane. E anche la Capitaneria di porto ha da tempo preso atto del problema. Ma dalla riunione, con il progetto pluriennale ancora tutto da redigere, è emersa solo una risposta parziale al duplice problema con un futuro dunque incerto e, soprattutto, un presente in condizioni critiche. Unica nota positiva? La sinergia tra enti.



Magra consolazione se poi la progettualità congiunta rischia di scontrarsi con la mancanza di investimenti mirati da Ancona: "Abbiamo stabilito che si redigerà un piano pluriennale per l'utilizzo in ripascimenti delle sabbie dragate. Il Comune non può più investire. Saranno opere finanziate dalla Regione. E diverse realtà regionali potrebbero anche pagare la sabbia per avere un ripascimento. Il progetto pluriennale dovrà essere pronto entro l'anno per poi passare alla fase operativa già a marzo 2015".



E qui subentra il secondo, e più spinoso problema: come ci si arriva a marzo? E, come se non bastasse, la sabbia dell'ultimo dragaggio, ancora stoccata in banchina, per quanto tempo ancora dovrà rimanere lì? "Sulle urgenze, purtroppo, non ho avuto risposte - ammette il primo cittadino - l'assessore Giorgi ha dovuto lasciare la riunione quasi subito".



Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO

© RIPRODUZIONE RISERVATA