Strage di Pasqua sulle colline di Falerone
I lupi fanno incetta di agnelli e pecore

Strage di Pasqua sulle colline di Falerone I lupi fanno incetta di agnelli e pecore
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Lunedì 21 Aprile 2014, 22:29 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 12:53
FALERONE - Sono tornati e hanno fatto strage di agnelli e pecore, la strage di Pasqua Più che cenone pasquale di quello non poteva esserci, solo agnelli e pecore. E che mangiata!

Anche se la notizia si presta ad ironie e battute c’è poco da ridere perché ormai gli allevatori della zona oltre al rilevante danno economico sono seriamente preoccupati per un fenomeno che dall’agosto scorso si ripete ciclicamente quasi mensilmente senza che ci sia una possibilità di fermarlo.

I lupi sono tornati, e hanno fatto una nuova strage.

Ancora una volta ad essere preso di mira è stato l’allevamento della famiglia Moi, una famiglia di origini sarde e tradizionalmente dedita in zona all’allevamento degli ovini. L’allevamento è posto tra le colline di Falerone e la vicina Sant’Angelo.

Si presume che ad attaccare il gregge sia stato un gruppo di 4 o 5 lupi che hanno ucciso circa 20 ovini tra pecore e agnelli. L’attacco è avvenuto tra sabato e la domenica di Pasqua, come nelle volte precedenti era a notte inoltrata, dopo la mezzanotte. Non c’erano i cani a difendere in qualche modo il gregge visto che per comprensibili problemi di sicurezza verso le persone gli allevatori sono stati costretti ad usarli sempre di rado e soprattutto ogni volta sotto lo stretto controllo del pastore.

Il branco nella sua notte di caccia ha dato l’assalto in pochi minuti al gregge e fatto una nuova strage. All’arrivo dei pastori all’alba di domenica scorsa per la mungitura è stata fatta purtroppo la scoperta. Sparse a terra c’erano numerose pecore, e stavolta per via delle piogge recenti erano chiare le tracce delle zampe di lupo lasciate sul fango attorno al gregge. Molte le impronte che hanno fatto ipotizzare l’aggressione da parte di un branco formato almeno da 4 o cinque lupi. Devastante il risultato finale.

E per gli allevatori si tratta di un nuovo danno considerevole che, spiegano gli addetti ai lavori, non va quantificato solo nell’assalto al gregge ma poi anche nelle sue conseguenze. Infatti dagli ultimi assalti che si sono succeduti in cadenza quasi costante da agosto ad oggi pare che le pecore abbiano cominciato a produrre una quota di latte considerevolmente minore rispetto al passato, circa un 20-30 per cento di meno che vuole dire molte nell’economia generale degli allevamenti.
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