Pagano il pizzo per potersi prostituire
Le lucciole giovani taglieggiate dalle altre

Pagano il pizzo per potersi prostituire Le lucciole giovani taglieggiate dalle altre
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Sabato 5 Luglio 2014, 21:08 - Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 10:27
PORTO SANT'ELPIDIO - Portano consiglio alle lucciole le notti passate in caserma. Ora cominciano a denunciarsi tra di loro. Scricchiola la solidarietà tra le ragazze delle strade a luci rosse di Porto Sant'Elpidio. Tempi duri per il mercato del sesso a pagamento. I ripetuti blitz dei carabinieri nell'ultimo periodo danno i risultati sperati. Le nottate delle ragazze passate in caserma, anziché a lavorare in strada, si sono rivelate un'idea azzeccata. Nelle caserme dei carabinieri di Fermo e Porto Sant'Elpidio arrivano le prime denunce di prostitute contro altre prostitute. Le lucciole rilasciano dichiarazioni scottanti. Gli uomini dell'Arma prendono appunti e scoprono che molte ragazze fanno fortuna sfruttando le colleghe più giovani e inesperte, le ultime arrivate. Il pizzo che le prostitute più anziane fanno pagare alle più giovani è l'ultima scoperta dei carabinieri della compagnia di Fermo. Non sono solo uomini gli sfruttatori, fidanzati o mariti o pappa. Viene a galla che le protettrici sono tra loro, sono loro stesse. Ragazze di strada che sfruttano altre ragazze di strada. Donne che sfregiano il volto delle colleghe ree di fare il loro stesso mestiere. Donne che chiedono il pizzo e pretendono anche 250 euro al mese dalle connazionali per permettere loro di esercitare la loro stessa professione. Emerge che sono le signorine che da più tempo vivono ed esercitano il mestiere a Porto Sant'Elpidio e nei paesi limitrofi a fare la voce grossa. Le più esperte, le più anziane, quelle che registrano meno gradimento da parte degli uomini-clienti e che si attrezzano per continuare a sbarcare il lunario. Le anziane che faticano a mantenere certi ritmi e, per arrotondare, chiedono soldi alle più giovani, costrette a "fare la gavetta".

Continuano incessanti i controlli dei carabinieri in pattugliamento notturno lungo le strade in queste ore. In strada con i loro cellulari e le loro borsette ci sono rumene, italiane, cinesi, nigeriane, colombiane.

Ultimamente l'interesse dell'Arma si è spostato sulle investigazioni, più che sul trio fermo, multa e allontanamento. La compagnia del capitano Pasquale Zacheo lavora su più livelli. Dalle segnalazioni che arrivano in caserma si capisce come vengono gestite le ragazze e si studia, minando alla base un sistema più che collaudato di sfruttamento della prostituzione, gli usi e i costumi delle lucciole. In alcuni appartamenti vivono tre, quattro prostitute. Due pagano l'affitto all'unica che intestato il contratto di locazione. A scavare non si trova ancora il fondo ma si spiega come il fenomeno abbia potuto mettere radici tanto robuste. E può capitare, come nel gioco del domino, che togliendo l'ultima scheda, vengono giù tutte. Si scopre allora che c’è la richiesta di pizzo delle donne su altre donne per conto di terze persone". E parte la caccia alle terze persone
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