La comunità terapeutica
apre le porte a Montottone

La comunità terapeutica apre le porte a Montottone
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Venerdì 17 Ottobre 2014, 21:14 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 10:17
​MONTOTTONE - Porte aperte domani alla comunità terapeutica di Montottone. Operatori, ospiti e tutto lo staff che da anni è al servizio della cooperativa sociale Irs l’Aurora sarà a disposizione per fornire informazioni, visitare la struttura, raccontare l’attività. La comunità Montottone è una comunità storica, esiste più di 25 anni. Fa trattamento residenziale e cura per tossicodipendenti. Ha venticinque posti letto. E’ una comunità mista, maschi e femmine, di tutte le età. Vi lavorano otto operatori (la responsabile terapeutica è la dottoressa Lucilla Ambrosi), quattro psicologi e quattro educatori con un consulente psichiatrico esterno che offre periodicamente il suo contributo. Svariate le attività offerte agli ospiti e tanti i laboratori attivati: dalla ceramica al cuoio, dal decoupage all’orto. Domani ci sarà l’occasione epr conoscere da vicino tutto questo grazie ad un open day rivolto alle persone interessate a vedere questa realtà d’eccellenza. Sono stati organizzati una mostra di oggetti dei ragazzi della comunità e un momento di convivialità con un concerto di un gruppo folkloristico locale e un piccolo buffet. Il tutto si svolgerà dalle ore 17 alle ore 20. “Oggi il mondo della tossicodipendenza è estremamente complesso - spiega il coordinatore Alberto Genovese - perché intanto perché sono cambiate le sostanze. Un tempo i pazienti che arrivavano da noi erano per lo più dipendenti da eroina. Oggi è un mix: cocaina, nuove droghe, dipendenza da alcol e farmaci. Il problema è dunque molto più complesso. Inoltre, togliendo la dipendenza scopriamo spesso persone fragili, alle prese con varie problematiche. Ad esempio le donne combattono spesso con la bulimia e l’anoressia, talvolta anche gli uomini. Si concatenano disagi familiari e sociali, che vanno trattati”. Un’altra curiosità: l’età media si è alzata. Quanto costa la comunità? Niente, la comunità lavora in tandem con l’Asur. “Chi fosse interessato può recarsi presso il Sert del suo territorio”.



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