Minacciato da due suoi ex operai
Imprenditore spara e li uccide: arrestato

Minacciato da due suoi ex operai Imprenditore spara e li uccide: arrestato
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Lunedì 15 Settembre 2014, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 10:53

FERMO - Imprenditore spara e uccide due ex operai. L'uomo, 48 anni, stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di duplice omicidio.

La tragedia stamattina alle 11 a Molini Girola, nel Fermano. Secondo una prima ricostruzione, fornita dallo stesso imprenditore Gianluca Ciferri, i due operai, entrambi stranieri, si sono presentati a casa sua armati di piccozza. Lo hanno minacciato, forse per farsi consegnare del denaro per un lavoro svolto in passato. La reazione è stata immediata: l'imprenditore ha preso una pistola, regolarmente detenuta, e ha fatto fuoco. Uno dei due lavoratori è caduto a terra morto, l'altro in fin di vita ha cercato un riparo ma è stramazzato a terra dopo un breve tragitto. E' stato trovato dai primi soccorritori agonizzante in un campo di girasoli. Trasportato in eliambulanza all'ospedale regionale ad Ancona, l'uomo è morto poco il ricovero.

LE VITTIME

Le due vittime si chiamavano Mustafà Nexhmedin, 39 anni, e Valdet Avdyl, 26 anni, kosovaro. Erano entrambi incensurati e con un regolare permesso di soggiorno a Fermo.

Mustafà Nexhmedin aveva 4 figli - il più grande di 7 anni il più piccolo di uno e mezzo -, era in Italia da 13 anni. Con lui l'intera famiglia che, da quanto emerge, si era perfettamente integrata.

Con l'imprenditore per cui ha lavorato c'è in piedi un vertenza legale. Mustafà si era rivolto a un sindacato che lo aveva affiancato nel procedimento, sembra concluso con un decreto ingiuntivo a suo favore.

Valdet Avdyl, 26 anni, sempre kosovaro, aveva lavorato anche lui per Ciferri, poi si era licenziato e restando senza lavoro era tornato per un periodo nella sua terra. A Fermo aveva fatto ritorno in questi giorni, pare, per chiedere i soldi arretrati.

LE INDAGINI

L'imprenditore dopo essere stato sentito al comando dei carabinieri di Fermo è stato arrestato per duplice omicidio. Ciferri, si è appreso, ha sparato cinque o sei colpi di pistola, due dei quali sono risultati mortali.

L'uomo, 48 anni, sposato e padre di tre figli, gestisce una piccolissima impresa edile, la "Gianluca Ciferri Movimento TerrA", con sede legale presso la villa di via Monte Pacini di Molini Girola dove è avvenuto l'omicidio.

Il contenzioso tra Ciferri e le vittime sembra non sia nuovo. Si erano già rivolti ad un giudice dopo il licenziamento, avvenuto questa estate, Mustafa Neomedim e Avdyli Valdet, i due operai edili uccisi a Fermo dal loro ex datore di lavoro. Sembra che i due rivendicassero una somma di denaro non corrisposta, ma i carabinieri non escludono al momento neppure un tentativo di estorsione dietro l'aggressione subita questa mattina da Ciferri, che afferma di aver sparato per legittima difesa.

Al momento dell'agguato l'uomo era solo in casa. Stava facendo dei lavori all'esterno della villetta di famiglia e sarebbe stato sorpreso alle spalle dai due ex operai. L'imprenditore avrebbe raccontato ai carabinieri di aver tentato una reazione, e di essersi poi diretto in garage, dove teneva la pistola. Attimi di terribile concitazione, seguiti dalla raffica di colpi, che non ha lasciato scampo ai due kosovari.

SEQUESTRATE ALTRE ARMI IN CASA DI CIFERRI

Oltre al revolver, sembra una calibro 38, con cui

ha fatto fuoco e ucciso due suoi ex dipendenti, Gianluca Ciferri, l'imprenditore fermano aveva altre armi in casa, tutte regolarmente detenute e sequestrate dagli investigatori. Fra queste anche un fucile.

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