Fermo, pienone all'auditorium S.Martino
Serata tra musica e poesia per Rossi

Fermo, pienone all'auditorium S.Martino Serata tra musica e poesia per Rossi
2 Minuti di Lettura
Martedì 26 Maggio 2015, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 13:30
FERMO - Vero che la presenza di un attore unico e amato come Neri Marcorè ha costituito un volano importante. Anche la maestria di Piergiorgio Cinì, che è stato davvero bravo; discorso che vale anche per i tanti musicisti, che si sono succeduti sul palco, i ballerini della pizzica, dell’entusiasmo che si sentiva in ogni minuto ancora prima dell’evento ma... è d’altra parte vero che, se alchimia c’è stata, è stato possibile per la sua presenza. Elemento catalizzatore anche di un evento e non solo, come piace a lui dire, di un movimento che faccia diventare più bella Fermo. Allora Massimo Rossi, candidato sindaco alle elezioni amministrative di Fermo, il suo primo record, se non vogliamo dire “vittoria”, l’ha già raggiunto: riuscire a riempire l’auditorium San Martino come mai era stato fatto.



Persone in fila per poter entrare a scaglioni fin dalle 20.30. Corsa per accaparrarsi la poltrona libera (un miraggio) o almeno lo strapuntino o l’angoletto appoggiati al muro perché lo si sapeva, la serata è stata davvero lunga. A mezzanotte Marcorè ha salutato tutti prima ha cantato, ha divertito, insomma si è speso, ci ha messo la faccia.



“Lo faccio volentieri per te - ha detto - perché so che persona sei. Ci metto la faccia per chi fa la politica come la fai tu”. Applausi. E poi ancora: “Lo sai questa cosa la farei solo per te, e ti ha portato bene in precedenza, e per un’altra persona di cui ammiro l’onestà intellettuale con cui fa le cose”, di chi si tratta? Rossi ha dimostrato di capirlo subito annuendo, “è un po’ diverso da te - ha su per giù continuato Marcorè - siete su fronti diversi ma è un amico di cui riconosco l’alto valore... come con te”.



Marcorè ha cantato, è stato pure sul palco per venti minuti con Rossi rivolgendogli domande serie, dalla vicenda personale del professore, ex sindaco ed ex presidente della Provincia che si spende per Fermo, ad argomenti più legati al programma. Ne sono nati spunti per un dialogo secondo un filo logico ben preciso: “Odio gli indifferenti... “ aveva recitato Piergiorgio Cinì ad inizio serata recitando Gramsci. “Io sono solo l’elemento catalizzatore - ha quindi tradotto Massimo Rossi - voi dovete partecipare a fare la nuova Fermo... voglio essere il pretesto di una città che si muove”.



Non sono mancati i siparietti divertenti, “... toh! tu che ci fai qui?” ha rotto il ghiaccio sul palco appena Massimo Rossi è salito e gli si è avvicinato.

Poi si passano il microfono e lui al candidato sindaco: “Sì, mi piaci quando mi tocchi... - e ancora risate - sei l’unico che con il fare politica è diventato sempre più magro”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA