Ladri scatenati a Campo Boario
Rubate scarpe di pregio e chitarre

Restano solo i cavalletti
Restano solo i cavalletti
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Sabato 20 Dicembre 2014, 22:27 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 10:57
MONTEGRANARO - I ladri fanno visita a Campo Boario e fanno una strage. Si punta il dito su una banda di giovani.

È un'escalation che non conosce fine quella dei furti a Montegranaro. Ancora tre colpi nella notte tra venerdì e sabato, ancora in pieno centro, ancora contro attività pubbliche. Il bottino più cospicuo i ladri l'hanno trafugato al Campo Boario, introducendosi nel grande salone al primo piano che in queste settimane è occupato dall'esposizione "Manualità che passione", organizzata dall'associazione Le Terre del Picchio e che vede in mostra moltissime eccellenze marchigiane.



Qui i malviventi hanno portato via tre chitarre ed un basso (tra l'altro commissionato da "Rigo" Righetti, bassista di Ligabue) del valore complessivo di diecimila euro fatti a mano dall'artigiano veregrense Antonio Pastò, due orologi da tavolo realizzati con dei contatori dell'acqua del valore di circa tremila euro realizzati da Luigi Grazioli e otto paia di scarpe da uomo del valore complessivo di circa duemila euro di Giorgio Paponi. Il conto è presto fatto: quindicimila euro, centesimo più centesimo meno.



Ad accorgersi del blitz è stato Giuliano Bellesi, organizzatore della mostra, arrivando verso le 9 nei locali del Campo Boario per prepararsi all'arrivo dei ragazzi delle scuole medie che ieri mattina hanno visitato l'esposizione. Salendo le scale con i suoi collaboratori, subito un'anomalia: la porta principale aperta. I locali non hanno sistemi di sicurezza né allarmi, per cui una volta forzata la porta la strada era spianata. Tutto sommato, visto il valore complessivo dei beni all'interno del locale (stimati in oltre 40 mila euro), poteva andare molto peggio.



"Andiamo avanti lo stesso - commenta Bellesi - però è innegabile che ci sia tanta amarezza. Ma non ci vogliamo arrendere, anzi, raddoppiamo: ad anno nuovo arriveranno due appuntamenti con personalità di livello internazionale del basket e del ciclismo che sveleremo a breve".



"Non è tanto il valore economico degli strumenti, che peraltro sono difficili da rivendere perché si tratta di chitarre personalizzate - spiega Pastò, l'artigiano che ha subito il danno peggiore - ma quello emotivo. Credo si tratti di ragazzi entrati proprio per i miei strumenti e una volta lì hanno trafugato anche altro".



Durante la fuga, i ladri hanno abbandonato nel giardinetto soprastante le forme contenute nelle calzature e, verosimilmente, si sono recati verso gli altri due obiettivi del raid. Uno è stato il laboratorio di analisi San Serafino, in viale Zaccagnini, l'altro l'agenzia di assicurazioni vicino alla chiesa di San Serafino. Bottino identico nei due locali: un computer portatile, peraltro piuttosto datato, per parte.



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