Non solo furti ma cresce il degrado
Il centro città finisce in ginocchio

Non solo furti ma cresce il degrado Il centro città finisce in ginocchio
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Venerdì 21 Novembre 2014, 21:43 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 06:06
PORTO SANT'ELPIDIO - Furti e degrado e il centro città finisce in ginocchio. Furti e degrado in centro città, due cose che camminano a braccetto e di solito appartengono alla periferia, non al centro. A Porto Sant'Elpidio la raffica di furti in piazza Dante e nelle vie limitrofe dei giorni scorsi, però, si è verificata in centro. Cosa che porta a riflettere anche sullo stato di degrado di alcune aree del cuore pulsante del paese.

Luoghi degradati per via della presenza di edifici vetusti, che cadono a pezzi e diventano ricovero di animali e a volte anche dei clochard. Palazzi abbandonati e di facile accesso per chiunque si trovasse a passare in zona e cercasse riparo.

Facendo un giro nel centro della città si capisce che l'ex cine-teatro Beniamino Gigli di piazza Garibaldi è solo la punta dell'iceberg del degrado urbano. La struttura, tanto fatiscente quanto intoccabile che è il cine-teatro, non è un buon biglietto da visita ma non è da sola, è in buona compagnia. Alla fine di via Cesare Battisti, ex Stradone Roma c'è il palazzone in vendita, senza finestre, che è diventato il ricovero dei piccioni. Nella zona in cui si sono verificati i furti dei giorni scorsi invece, via Corridoni, via Curiel, via Verdi, via Manzoni, si notano diverse di queste strutture decadenti, a volte sono abitate, ma perlopiù sono vuote. Dove c'è stata la raffica di furti, tra domenica e mercoledì, colpisce come un pugno in un occhio il rudere all'angolo tra via Verdi e via Manzoni. Una struttura di facile accesso perché il portone, chiuso con il lucchetto, è sfondato nella parte bassa. Nel cartello dell'edificio in rovina si legge I.N.I.A.S.A., acronimo per: Istituto Nazionale per l'Istruzione e l'Addestramento nel settore artigiano. "Proprio qui si sono verificati sei furti a raffica nei giorni scorsi - spiega un giovanotto che lavora in un appartamento vicino, dove imbianca la parete di un appartamento al primo piano - non hanno paura di niente i ladri, entrano nelle case alle sei di pomeriggio, qui è facile rubare. Uno l'ho visto arrampicarsi su una tavola messa di traverso e entrare nel balcone. Questo rudere (l’istituto) doveva essere demolito da tempo, sarà un ricovero per accattoni come ce ne sono altri". Il solo fatto che in piazza Dante mercoledì notte qualcuno abbia rubato un porta cellulari e una medaglia di Padre Pio fa pensare non certo a una banda del crimine organizzato in azione, ma a un pover'uomo che vive di espedienti. Il genere di persona che di solito è costretta a trovare ricovero anche negli edifici abbandonati. "Non viviamo più tranquilli - dice una residente - sono venuti i carabinieri l'altra notte e mi hanno chiesto se avevo una telecamera, perché c'erano stati i ladri. Credo che nella zona bazzichi qualcuno che conosce bene gli appartamenti presi di mira. Ci sono anche tante famiglie di immigrati che si accontentano di vivere in affitto nelle case che cadono a pezzi".



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