Soppressione della Camera di Commercio
Confindustria teme per le imprese locali

Soppressione della Camera di Commercio Confindustria teme per le imprese locali
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Venerdì 11 Luglio 2014, 17:15 - Ultimo aggiornamento: 17:45
FERMO - Confindustria Fermo lancia un appello, non chiudete la Camera di Commercio, ne risentir tutto il mondo delle imprese locale. “Sopprimere la Camera di Commercio arrecherà un grave danno all'economia locale". Lo sostiene Andrea Santori presidente di Confindustria Fermo che interviene sul provvedimento del Governo Renzi circa la limitazione delle funzioni e l’accorpamento delle Camere di Commercio. Provvedimento che però per Santoni "non sortirà gli effetti che l’esecutivo nazionale spera. L’intento di snellire e semplificare la pubblica amministrazione nell’ottica di un risparmio nella spesa pubblica non può essere perseguito seguendo questa strada. Le Camera di Commercio sono gli enti che maggiormente favoriscono lo sviluppo dell’economia locale" sostiene il presidente di Confindutria Fermo. "In particolare la Camera di Commercio di Fermo, di cui la Confindustria che rappresento siede nella giunta, sin dalla sua costituzione ha messo in moto una serie di politiche di sostegno e di affiancamento alle imprese industriali, agricole e artigianali nella loro azione di penetramento dei mercati e nei loro processi di investimento nei campi della ricerca, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione attraverso mirate azioni di promozione, favorendo in questo settore la loro partecipazione ad eventi e fiere internazionali erogando una cifra di oltre 400 mila euro. L’Ente fermano ha dimostrato e continua a dimostrare una enorme dinamicità nel tutelare gli interessi delle imprese, nel creare opportunità di business e nell’erogazione di importanti servizi, sul fronte creditizio ha erogato importanti contributi ai Consorzi fidi di tutte le categorie consentendo di garantire affidamenti per circa 25 milioni di euro.

Con Confindustria Fermo, inoltre, ha avviato un proficuo ed efficace rapporto di collaborazione che vede questi due enti quali interlocutori privilegiati delle aziende per intraprendere percorsi virtuosi in grado di poterle condurre a fiorenti risultati in termini di sviluppo e di crescita".
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