L'Ente parte, assumendo una "scelta di campo", che esclude categoricamente "la municipalizzazione della Contesa del secchio, prevedendo piuttosto la partecipazione degli enti istituzionali negli organi decisionali dell'associazione". Mantenimento quindi di "natura privatistica di carattere volontaristico. Una scelta che non significa avere una visione privatistica della rievocazione, ma preservarla dalla lottizzazione della politica". Il comune, in questa visione, entrerebbe a far parte dell'Assemblea dei soci promotori, organo decisionale dell'Ente Contesa, con il sindaco presidente onorario. In tale organismo si apre all'ingresso di membri delle 4 contrade e delegazioni e si propone la rotazione ai vertici di tutte le componenti. Richiesta anche la presentazione, da parte di tutti i soggetti, del bilancio preventivo e consuntivo e dell'inventario dei beni. Si entra anche nel merito della gestione economica. Si propone di assegnare gli ingressi della Contesa all'Ente e dividere per 9 quelli di città Medioevo tra ente, contrade e delegazioni, così come i proventi di tutte le sponsorizzazioni per il cartellone e i contributi comunali. I contributi da altri enti andrebbero per un terzo all'Ente ed il resto agli altri soggetti.
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