Istanza di fallimento contro l'Asite
"Vogliono screditarci ma siamo sereni"

Il sindaco Brambatti e il presidente dell'Asite Cippitelli
Il sindaco Brambatti e il presidente dell'Asite Cippitelli
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 16 Aprile 2014, 22:54 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 06:41
FERMO - Dopo l'istanza di fallimento nei confronti dell'Asite il presidente liquida la vicenda: "Siamo sereni" “Siamo sereni”. E’ quanto afferma il presidente dell’Asite Roberto Cippitelli commentando la notizia dell’istanza di fallimento presentata dall’avvocato Giorgio Martellino contro la stessa società di smaltimento dei rifiuti di proprietaà del Comune di Fermo. Dopo averci rimuginato su per tutto il giorno, forse memore della gaffe di alcuni giorni fa quando aveva negato un fatto vero ossia l’arrivo da Avezzano e Roma di rifiuti nella discarica di Fermo, Cippitelli si affida ad una nota scritta. “No, no. Non parlo. Mando un comunicato”, ha detto a metà mattinata. E il comunicato è arrivato ieri sera alle nove. “In riferimento a presunte parcelle non pagate da parte della Fermo Asite, la società comunica che l'istanza presentata dall'avvocato di Roma, nominato nel 2010 dal precedente Consiglio di Amministrazione, è del tutto priva di fondamento, avendo l'azienda corrisposto quanto da lui richiesto. Siamo sereni", afferma il presidente della Fermo Asite. "Il bilancio è in ordine e la società è sana. Quello a cui stiamo assistendo altro non è che un vano tentativo di screditare il nostro operato. Riponiamo piena fiducia nel giudice che sarà chiamato a valutare la documentazione che produrremo". L’udienza è fissata per il prossimo 14 maggio con il giudice delegato Angelica Capotosto. L’avvocato Martellino era stato incaricato di procedere al recupero nei confronti della società G.S.E. Gestore Servizi Energetici di Roma di un ingente credito vantato dalla Fermo Asite. A conclusione dlel’attività, dopo aver portato nelle casse deòòa società oltre due milioni e mezzo di euro, l’Asite non ha provveduto al saldo delle parcelle pattuite. Il legale ha quindi proposto istanza di fallimento. All’avvocato sarebbe stata liquidata una parcella di 25 mila euro a fronte di una richiesta di oltre 130 mila euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA