Imprenditore suicida in cella
L'ultima lettera alla madre

Imprenditore suicida in cella L'ultima lettera alla madre
2 Minuti di Lettura
Martedì 21 Ottobre 2014, 17:10 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 18:43

ASCOLI - Gianluca Ciferri, l'imprenditore fermano che si è tolto la vita ieri nel carcere di Marino del Tronto, aveva scritto una lettera alla madre.

L'uomo, accusato del duplice omicidio di due ex dipendenti kosovari, che si erano recati presso la sua villa per chiedere il pagamento di stipendi arretrati, aveva riposto la missiva nell'armadietto del carcere nella sezione "protetti".

Il contenuto della lettera è al vaglio della Procura che ha aperto un'inchiesta sul suicidio.

La busta bianca, sigillata e priva esternamente di indirizzo del destinatario trovata fra i suoi effetti personali, è stata aperta e dentro conteneva un messaggio indirizzato all'anziana madre alla quale chiedeva scusa per il gesto che stava per compiere. "Mi ricongiungo con papà", c'è scritto tra l'altro.

La lettera, secondo fonti investigative, sarebbe stata scritta la sera di domenica, senza che nessuno dei detenuti che erano con lui nella stessa cella se ne accorgesse. Domani, nell'obitorio dell'ospedale Mazzoni, il medico legale Sabrina Canestrari effettuerà l'autopsia sul corpo di Ciferri.

Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO

© RIPRODUZIONE RISERVATA