Prandelli: «Niente paura con la Spagna
Il futuro? Non penso a un divorzio»

Prandelli: «Niente paura con la Spagna Il futuro? Non penso a un divorzio»
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Venerdì 29 Giugno 2012, 16:22 - Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 10:34

CRACOVIA - Siamo arrivati in finale con merito, ora ci giochiamo tutto. Non dobbiamo aver paura di affrontare la Spagna. Cesare Prandelli è «orgoglioso» della sua Nazionale che domenica, a Kiev, affronta la Spagna nella finale di Euro 2012. Gli azzurri sono arrivati al match decisivo del torneo dopo la splendida vittoria per 2-1 in semifinale contro la Germania.

«Mi sono sentito orgoglioso di aver allenato questi giocatori. Abbiamo avuto poco tempo per preparare la partita, ma i ragazzi sono stati eccezionali. Hanno interpretato la gara nel miglior modo possibile», dice il commissario tecnico nel quartier generale di Cracovia. Domenica, a Kiev, si chiude l'avventura iniziata il 10 giugno a Danzica proprio contro la Spagna. Il cammino degli azzurri è cominciato con il pareggio per 1-1 contro i campioni del mondo e d'Europa. «Contro la Spagna abbiamo giocato un primo tempo importante e dobbiamo riproporre quell'atteggiamento -dice il ct-. Non dobbiamo aver paura di affrontare questa grande squadra. Rispetto all'inizio del torneo, siamo migliorati a livello tecnico e psicologico. Abbiamo potuto lavorare, adesso siamo davvero squadra», dice Prandelli.

Dopo 3 settimane a tutto gas, le energie vanno gestite con criterio. «Spero di poter preparare la finale nel modo migliore anche se abbiamo a disposizione un solo giorno. Non sarà facile trovare punti deboli nella Spagna: ha vinto Europei e Mondiali, ha valori tecnici e caratteriali. Affrontiamo una Nazionale che è un punto di riferimento a tutti i livelli», ribadisce.

Anche l'Italia, dice Prandelli, ha acquisito un'identità definita. «Noi ci siamo. Se un ct ha il tempo di diventare allenatore, può aiutare la squadra a crescere. Per essere protagonisti, servono determinate caratteristiche: questa Nazionale ha un proprio stile, ha il proprio modo di stare in campo. Andiamo in campo con un atteggiamento propositivo», dice.

Polemiche e futuro. «Questa è stata la nostra forza, abbiamo ribaltato una situazione negativa e l'abbiamo trasformata in un vantaggio dal punto di vista psicologico. Si è parlato tanto del mio codice etico, per me conta il comportamento in campo: certo, se avessi saputo tutto avrei inserito anche gli avvisi di garanzia nel codice...», aggiunge con una battuta. Capitolo futuro: «Ho sempre detto che mi mancano il campo e il lavoro quotidiano. Ho sempre detto che ho un rapporto straordinario con la federazione. Negli ultimi due mesi, al di là di questo, fatico a capire se c'è la qualità della vita che cercavo. Sono stati due mesi pesanti». A chi chiede se le parole possano far pensare ad un imminente divorzio, replica: «No, nel modo più assoluto. Non l'ho mai detto, sto solo parlando delle mie riflessioni. Ora, poi, dobbiamo pensare ad una partita. Inutile disturbare la preparazione con i se e i ma».

Mario Monti in arrivo a Kiev per la finale di Euro 2012, e Prandelli a una domanda risponde: «No, sinceramente non sono sorpreso». In precedenza, a chi gli chiedeva a proposito della presenza del governo se si debbano staccare biglietti per il carro dei vincitori il ct ha replicato con una battuta: «Sono i giornali che tengono il conto di quei biglietti...».

Prandelli è anche tornato a parlare della sua provocazione quando prima dell'amichevole con la Russia disse: «Se volete, restiamo a casa». «Qualcuno l'ha capita, qualcun altro no. E allora è il caso di spiegare bene - ha detto il ct azzurro -. Il premier Monti aveva detto che forse era meglio fermare il calcio per due o tre anni. C'era un pm che mandava un avviso di garanzia a un nostro giocatore senza dirci se lo avrebbe interrogato dopo due, quattro o sei giorni. A quel punto ho detto: noi vogliamo giocare, vogliamo essere il volto pulito del calcio. Se pensate che non rappresentiamo il Paese, ditecelo, e rimaniamo a casa...».

Napolitano. «Vogliamo fare gli auguri di buon compleanno al presidente Napolitano, da parte mia, del presidente Abete e di tutta la squadra. Praticamente ci ha adottato, per noi è un orgoglio, ha concluso poi Prandelli.

Ascolti record ieri in prima serata. La partita, andata in onda su Rai1 e in simulcast su Rai Sport1 e Rai Hd, ha totalizzato 23.255.000 spettatori con uno share del 79.55%. Solo su Rai1 è stata vista da 20 milioni di spettatori con il 68,42%. L'incontro di ieri si allinea negli indici di gradimento a Italia - Germania del 2006, quando la nostra Nazionale incontrò i tedeschi nella semifinale dei Mondiali che si svolgevano proprio in Germania. In quell'occasione gli spettatori furono 23.766.000 e lo share del 79.52%.

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