Accise, rischio aumento per le sigarette
Da agosto più 20 cent al pacchetto

Accise, rischio aumento per le sigarette Da agosto più 20 cent al pacchetto
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Mercoledì 9 Luglio 2014, 23:49 - Ultimo aggiornamento: 10 Luglio, 18:42
ROMA - Bionde pi care gi ad agosto. O forse no. Di sicuro a partire dal prossimo mese saliranno le accise a carico dei produttori di tabacco e affini perch vanno

reperiti entro il 2014 23 milioni di euro a copertura del decreto Valore cultura del governo Letta (e il provvedimento amministrativo, ha fatto sapere il Mef, gi pronto).



AUMENTI FINO A 20 CENTESIMI A PACCHETTO

Ma questo aumento potrebbe anche non riversarsi sul prezzo finale delle sigarette, vista l'esigua entità delle risorse da trovare. Viceversa, quasi con certezza i fumatori dovranno mettere mano al portafoglio dal prossimo anno, compreso chi sceglie le sigarette elettroniche, perchè col riordino della tassazione prevista dalla delega fiscale, dovrebbe esserci un aumento delle accise che si tradurrebbe in rincari per i consumatori fino a 20 centesimi a pacchetto.



E-CIG, RICARICHE FINO A 35 EURO

E sulle e-cig c'è già l'allarme dei produttori, che paventano aumenti fino al 480%, con le ricariche che arriverebbero a costare fino a 35 euro. Intanto per evitare di sovrapporre più provvedimenti in Parlamento si è avanzata la proposta di provare a recuperare i 23 milioni dentro le 'pieghè del bilancio per avere il tempo di procedere al riordino complessivo (attraverso cui trovare anche i 50 milioni necessari per l'anno prossimo). Il decreto attuativo della delega fiscale, peraltro, era dato in arrivo sul tavolo del Cdm del 10 luglio.



L'OK ENTRO LA PAUSA ESTIVA

Ma il vaglio dovrebbe slittare, per arrivare comunque entro la pausa estiva. Rispondendo a una interrogazione in commissione Finanze, il Mef ha spiegato però che l'adozione del decreto direttoriale che aumenta le accise si rende necessario anche per «l'impossibilità di riuscire in tempo utile a utilizzare» il veicolo della delega fiscale per trovare le coperture per quest'anno. Il riordino complessivo della tassazione dei tabacchi, ha sottolineato comunque il Mef è «ormai urgente, specie a garanzia delle entrate erariali, assicurando quell'equilibrio di misure in materia di fiscalità sui prodotti da fumo che, solo nel loro insieme, possono escludere scompensi» per la concorrenza.



E proprio dal riordino, dovrebbero arrivare i rincari: nelle ultime bozze si prevede un aumento dell'imposta minima, il passaggio dal 7,5 al 10% della componente specifica e un incremento della quota variabile dal 58,5 al 58,6%. Per le 'biondè ci sarebbero quindi 19-20 centesimi in più per la fascia bassa e di 10 per la fascia alta (questi ultimi però, potrebbero non scattare per evitare di superare la 'soglia psicologicà dei 5 euro). Aumenti più soft per le e-cig, per le quali si profilerebbe una tassazione corrispondente alle 'biondè ma con uno sconto del 40% all'imposta così determinata.
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