Marche, turismo e commercio
fanno crescere le imprese

Marche, turismo e commercio fanno crescere le imprese
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Giovedì 24 Luglio 2014, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 17:46
ANCONA - Esercizi commerciali, alberghi, bar, ristoranti e servizi fanno tornare a crescere il sistema delle imprese marchigiane. Nel secondo trimestre 2014, secondo i dati Movimprese, elaborati dal Centro Studi Unioncamere Marche, sono nate 2.615 attività imprenditoriali mentre a cessare l’attività sono state in 1.757, con un saldo positivo di 858 aziende. In aumento, secondo l’indagine Excelsior Unioncamere, anche i posti di lavoro creati nella regione negli ultimi tre mesi: più di 6 mila le assunzioni annunciate dalle imprese e 4 mila le espulsioni dal mercato del lavoro, con 2 mila nuovi posti di lavoro, anche se nell’85 per cento dei casi si tratta di contratti stagionali o comunque a tempo determinato. Oltre il 50 cento dei lavoratori ha trovato un’occupazione nei settori del turismo e della ristorazione.



“Anche se la crisi” ha commentato il presidente Unioncamere Marche Adriano Federici “pesa ancora sul sistema produttivo regionale, con il manifatturiero e l’edilizia che continuano ad avere grosse difficoltà, i dati in nostro possesso dimostrano che le imprese marchigiane provano a reagire e tornano a crescere, accompagnate e sostenute in questo percorso dal sistema camerale che rappresenta un punto di riferimento importante, capace di interpretarne al meglio le esigenze e di fornire risposte concrete ed efficaci a tutto il mondo economico marchigiano. Un sistema, quello delle Camere di commercio, che la riforma del Governo non può smantellare senza provocare pesanti ripercussioni sulle imprese”



Una conferma della difficoltà che ancora vivono le aziende marchigiane, arriva dai dati Movimprese Unioncamere sulle crisi d’impresa. Nella nostra regione tra aprile e luglio sono state aperte 123 procedure fallimentari, con un aumento rispetto allo stesso periodo del 2013, del 19,4 per cento. Fallimenti che hanno riguardato soprattutto il commercio, le costruzioni, la manifattura. Sono invece diminuite le richieste di concordati preventivi. Ne sono stati presentati 34, con un calo del 22,7 per cento.



A registrare la crescita maggiore del numero delle imprese in attività, sono state quelle commerciali (+239) e quelle di alloggio e ristorazione (+170), trainate dal movimento turistico che tra aprile e luglio ha caratterizzato le spiagge e le città d’arte marchigiane. Bene anche le attività di servizi alle imprese (+80), finanziarie (+51) e immobiliari (+49), i servizi alla persona (+47). Stenta ancora l’artigianato che nel secondo trimestre dell’anno ha ottenuto un saldo positivo di 38 imprese con 826 iscrizioni all’Albo e 788 cancellazioni. Ancora in difficoltà i trasporti (-22), le costruzioni (-12) e l’agricoltura (-10).



Analizzando i dati delle imprese divise per ragione sociale, emerge come siano state le società di capitale a far registrare il saldo migliore (+425), a conferma del fatto che il sistema produttivo marchigiano, grazie ai nuovi giovani imprenditori, tende a modernizzarsi ed a privilegiare le nuove forme societarie. Bene, in ogni caso, anche le imprese individuali (+399) che restano la forma aziendale preferita dai marchigiani con 100.057 imprese su un totale di 174.480. In aumento le cooperative che passano da 2.536 a 2.567 (+31) mentre le società di persone scendono da 232 a 230.



Sul territorio regionale il saldo è positivo in tutte le province. Il risultato miglior lo hanno raggiunto Ancona (+314) e Pesaro Urbino (+210). Nel fermano le imprese sono aumentate di 132 unità, ad Ascoli Piceno di 129 ed a Macerata di 73.



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