Indesit, salta la trattativa
L'azienda: incomprensibile

Indesit, salta la trattativa L'azienda: incomprensibile
3 Minuti di Lettura
Martedì 19 Novembre 2013, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 20 Novembre, 11:28
FABRIANO - E’ saltata la trattativa per la Indesit al ministero dello Sviluppo economico, dove sindacati, azienda e istituzioni erano riuniti dalle 17.30 circa di ieri. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, la situazione è precipitata ed è stata aperta la procedura di mobilità per 1.425 lavoratori. Lo strappo poco dopo le sette di stamattina.



L'azienda: no all'accordo è incomprensibile

Dopo una notte di confronto, Indesit “ha dovuto constatare l’impossibilità incomprensibile di raggiungere un accordo con le organizzazioni sindacali” ed è “costretta a portare avanti unilateralmente il piano”. Lo afferma la società in una nota sottolineando che “il mancato accordo impedisce l’accesso agli ammortizzatori sociali e penalizza i lavoratori” con l’apertura della procedura di mobilità. Indesit rivendica di aver migliorato ulteriormente il piano con con 83 milioni di investimenti straordinari.



Inoltre, Indesit afferma che avrebbe portato maggiori produzioni e a più alto valore aggiunto nei tre siti italiani e un riassorbimento graduale di lavoratori grazie “ai benefici attesi dagli investimenti e al prevedibile recupero dei mercati”. L’azienda prevedeva inoltre ammortizzatori sociali come la cassa integrazione e i contratti di solidarietà ed escludeva l’avvio di procedure unilaterali di mobilità. Sarebbero state trasferite in Italia nuove produzioni dalla Polonia, dalla Spagna e dalla Turchia, mentre le produzioni italiane di bassa gamma non più sostenibili sarebbero state riallocate in Paesi a miglior costo. Il sito di Fabriano sarebbe diventato il centro esclusivo per la produzione ad alto contenuto d’innovazione di forni da incasso, di forni di piccole dimensioni e di prodotti speciali. Il sito di Comunanza sarebbe diventato il centro per l’innovazione e la produzione di lavabiancheria di alta gamma a carica frontale, mentre il sito di Caserta sarebbe diventato il centro esclusivo per la produzione di frigoriferi da incasso ad alto contenuto d’innovazione e dei piani cottura a gas da incasso.



La Uilm: ancora 75 giorni per trovare soluzione

"Di fronte al fatto che stanotte non è stato possibile raggiungere un accordo, nonostante gli apprezzabili sforzi di mediazione del Governo, Indesit ha annunciato che intende procedere in modo unilaterale con l'apertura della procedura di mobilità per 1.400 lavoratori. Tuttavia, per quanto traumatica, la procedura di mobilità non rappresenta la fine delle trattative: abbiamo ancora 75 giorni di tempo per cercare una soluzione che scongiuri i licenziamenti e risulti accettabile sia per lavoratori sia per l’azienda". Lo afferma Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore elettrodomestici, che annuncia: "Intraprenderemo tutte le iniziative utili a una rapida ripresa del negoziato, al fine di non vanificare i passi faticosamente fatti finora".



Il ministero: continuano a esistere basi accordo, sindacati tornino a trattare



l ministero dello Sviluppo economico, rammaricato dallo sfumare di un’intesa “a portata di mano” per Indesit, si dice determinato a “creare le condizioni per riprendere il negoziato” fin dai prossimi giorni. E’ quanto si legge in una nota del Mise. “A nostro giudizio continuano ad esistere le basi per arrivare all’intesa. Ci auguriamo che le organizzazioni sindacali riconsiderino la situazione e tornino a sedersi di nuovo al tavolo”, afferma il sottosegretario Claudio De Vincenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA