Merloni accelera sul dossier alleanze
E il titolo vola in Borsa: +13,67%

Merloni accelera sul dossier alleanze E il titolo vola in Borsa: +13,67%
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Lunedì 4 Novembre 2013, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 20:10
FABRIANO - Le indiscrezioni di stampa su una possibile alleanza internazionale di Indesit sono credibili secondo gli analisti di Equita. ROMA - Indesit Company accelera sul dossier alleanze. Con l’azionista di maggioranza, l’holding Fineldo di Vittorio Merloni, che ha affidato a Goldman Sachs il mandato per "una review strategica delle possibili alternative che riguardano l’investimento" nel gruppo di Fabriano.



Quindi sinergie, una partnership strategica, l’ingresso di un nuovo socio che possa dare maggior forza a una società che, nonostante un assetto già internazionale (leader in Italia, Regno Unito e Russia, con poli industriali anche in Polonia e Turchia), ha comunque "spalle strette", come ha in passato indicato l’ad Marco Milani, per competere con i big globali del settore in una fase di debolezza della domanda in Europa.



E’ una svolta che piace al mercato che, fin dall’apertura delle contrattazioni a Piazza Affari dopo le indiscrezioni di stampa del finesettimana, poi con nuovo vigore dopo la conferma arrivata da Fineldo, ha premiato il titolo con un forte rialzo, e una lunga sospensione per eccesso di rialzo, per poi chiudere sui massimi di giornata a 8,48 euro, +13,67% .



E’ un passaggio che dà oggi una forte accelerazione a una prospettiva di cui più volte si era già parlato negli anni passati, e che più di recente l’ad Milani ha spesso indicato come opportunità da valutare in uno scenario di medio-lungo periodo. E’ presto per le candidature: non ci sarebbe ancora nessun dossier sul tavolo di Fineldo e dell’Ad di Indesit; i nomi circolati sono quelli delle migliori sinergie suggerite dall’attuale assetto del mercato degli elettrodomestici, dai big mondiali come General Electric, Whirpool ed Electrolux, alla turca Arcelik.



Intanto, il Cda che il 16 ottobre ha dato il via a esplorare alleanze strategiche con il sigillo di un nuovo assetto azionario, ha ancorato il futuro prossimo di Indesit al nuovo piano di sviluppo triennale stand alone, approvato nella stessa riunione. E’ lo scenario al centro della vertenza con i sindacati, che è da cinque mesi a un tavolo al ministero dello Sviluppo, ed è ora nella delicata fase di una possibile stretta finale. Dopo una seconda revisione del piano di rassetto della produzione in Italia, di cui l’ad Milani ha ulteriormente alleggerito l’impatto, è attesa ora la risposta dei sindacati.



Il prossimo incontro al ministero è stato rinviato due volte ed è ora atteso per lunedì prossimo, 11 novembre, mentre è aperto il dibattito interno alle forze sindacali. Dopo una lunga riunione del coordinamento nazionale delle organizzazioni dei metalmeccanici, la scorsa settimana, a quanto si apprende ancora non c'è posizione unitaria. La Fiom sarebbe ancora ferma su un netto fronte del no, mentre i passi avanti fatti dall’azienda avrebbero portato Fim e Uilm a una posizione, più morbida, che non escluderebbe la possibilità di poter chiudere un accordo a stretto giro trattando limature all’ultima stesura del 'piano Milani'.
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