Il fisco divora le piccole
imprese tricolori

Il fisco divora le piccole imprese tricolori
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Giovedì 15 Maggio 2014, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 13:43
MILANO - Ieri stato il “tax freedom day” per i lavoratori, che quest'anno potranno beneficiare anche della riduzione dell'Irpef. Discorso ben diverso per le piccole e medie imprese e per gli artigiani, che invece cominceranno a lavorare per sé e non per il fisco non prima del 25 luglio (nei casi più fortunati). Questo perché nel 2014 il peso complessivo del fisco (detto anche Total Tax Rate) su questa categoria di imprese si attesterà mediamente al 63,1%, in netta crescita rispetto al 59,1% del 2011 a causa di quello che viene definito dalla CNA, la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa che ha condotto il calcolo, un “mostro fiscale a tre teste (nazionale, regionale e comunale) che opera incessantemente su artigiani e Pmi”. Le aziende di Roma saranno le più tartassate. Nel 2011 si registrava una pressione del 65,7%. Nel 2014 il dato segna il 74,4%, con un balzo dell'8,7%. A ruota, di pochissimo, a pari merito, ben due città: Bologna e Reggio Calabria, seguite da Firenze. Ecco perché suddetto “tax freedom day” per le imprese artigiane e per quelle di piccole dimensioni non cadrà prima del 25 luglio per quelle più fortunate, che si trovano a Cuneo. Se invece l'impresa si trova in una delle 10 “peggiori” città, dovrà lavorare per il fisco fino al 29 settembre. Secondo la CNA la Tasi, che tra l'altro rischia di generare un caos per la mancanza delle aliquote ed altri dettagli importanti, non farà altro che aggravare questa già difficile situazione.