Banca Marche, i commissari di Bankitalia
Il salvataggio con Fonspa alle porte

Banca Marche, i commissari di Bankitalia Il salvataggio con Fonspa alle porte
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Mercoledì 8 Ottobre 2014, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 12:04
ANCONA - Il piano di salvaggio della Banca della Marche in dirittura d'arrivo.

L'operazione, sotto la regia di Fonspa ex Credito Fondiario e con l'intervento del Fondo interbancario di tutela dei depositi sotto forma di garanzia, sarebbe alle porte. Così hanno assicurato i commissari straordinari di Banca Marche ai sindacati aziendali del Gruppo incontrati oggi a Jesi: Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni, che il 18 settembre avevano parlato di «un'alba che inizia ad intravedersi», si sono detti fiduciosi che «a febbraio, e forse anche prima, per la banca saranno già le 7 di mattina».



Secondo quanto riferito ai sindacati dai commissari, entro quattro o sei settimane potrebbe essere raggiunto l'accordo con Fonspa: senza entrare nel merito dell'operazione, che i commissari ancora una volta hanno definito «molto complessa e di alto profilo», l'accordo dovrebbe in buona sostanza definire il volume e la qualità dei crediti deteriorati ceduti a Fonspa e che entreranno a far parte della società-veicolo, una bad bank, con cartolarizzazione di queste ultime, ed inoltre l'apporto della stessa Fonspa alla successiva ricapitalizzazione di BM.



Solo successivamente, secondo i Commissari, sarà possibile arrivare ad un piano industriale e strategico del Gruppo Banca Marche. Sul mantenimento dei livelli occupazionali e della rete di filiali sul territorio, le organizzazioni sindacali di Banca Marche, MedioLeasing e CaRiLo hanno però anticipato di voler presentare un protocollo di garanzia prima della conclusione dell'operazione di salvataggio, da discutere prioritariamente in azienda. Nel corso dell'incontro, sindacati e azienda hanno raggiunto un accordo per la proroga del contratto integrativo - in scadenza al 31 ottobre - fino al 28 febbraio 2015.



Sempre ieri, i commissari hanno annunciato la chiusura di quatto filiali per esigenze di «efficientamento della rete».



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