Venezia. Mazzette ed escort per appalti
della Provincia: arrestati funzionari/ Video

Domenco Ragno, Claudio Carlon e un'istantanea delle indagini della Finanza
Domenco Ragno, Claudio Carlon e un'istantanea delle indagini della Finanza
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Mercoledì 2 Febbraio 2011, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 03:22
VENEZIA - Due funzionari della Provincia di Venezia e cinque imprenditori sono stati arrestati stamane dalla Guardia di finanza nell'ambito di un'inchiesta sull'irregolare aggiudicazione e gestione di lavori pubblici assegnati dall'ente di Ca' Corner. Nell'operazione, denominata "Aria Nuova", oltre 100 finanzieri del comando provinciale di Venezia delle Fiamme gialle hanno eseguito 35 perquisizioni.



I due funzionari della Provincia di Venezia arrestati sono l'ingegner Claudio Carlon (dirigente del Settore edilizia) e il geometra Domenico Ragno (alle dirette dipendenze di Carlon, capo della zona nord e responsabile delle istruttorie dell'ente locale). I due devono rispondere delle ipotesi di peculato, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio e falso ideologico. Gli altri cinque ordini di custodia cautelare hanno interessato altrettanti imprenditori veneziani, per le stesse ipotesi di reato: Rino Spolador della RG Impianti srl di Salzano, Remo Pavan della Tecnoconsult srl di Santa Maria di Sala, Dario Guerrieri, Giuseppe Barison e Silvano Benetazzo della Benetazzo Group srl di Campolongo Maggiore.



Tangentopoli Venezia 2



Dopo oltre due anni di indagini, coordinate dal pm della Dda Stefano Ancilotto, la Guardia di finanza di Venezia avrebbe portato alla luce - secondo quanto si è appreso - un collaudato e consolidato sistema di irregolare aggiudicazione e gestione di lavori pubblici attuato dai due funzionari. Secondo quanto accertato dalla finanza, i funzionari avrebbero pilotato una serie di lavori pubblici sul territorio provinciale pretendendo dalle imprese aggiudicatarie degli appalti delle mazzette o lavori di vario genere nelle proprie abitazioni. Ai due arrestati sono stati posti sotto sequestro immobili per un valore di un milione e mezzo di euro.



Nell'inchiesta sono indagate complessivamente 32 persone. Gli imprenditori locali destinatari delle ordinanze di custodia cautelare operano nei settori elettrico ed idraulico, dell'edilizia, dell'impiantistica e dell'arredamento.



La cricca degli appalti con tangenti che gravitava attorno al settore Edilizia del Provincia di Venezia, secondo le accuse della Procura, era ben organizzata e lavorava da anni con "disinvoltura". Il quadro lo ha tratteggiato la Guardia di finanza di Venezia che nel corso delle indagini ha raccolto materiale cartaceo e intercettazioni che lascerebbero pochi dubbi sul sistema di corruzione, ma danno «un'immagine disgustosa - è stato detto - di come veniva trattata la cosa pubblica». Lavori fatti due volte, la prima per finta, per intascare denaro e far lavorare gli amici degli amici. Opere relative a scuole, caserme dei carabinieri, della polizia e dei vigili del fuoco. In un caso sarebbero stati fatturati 100 mila euro per acquistare ed installare due canestri da basket in una scuola, in realtà già usati e montati dagli stessi insegnanti dell'istituto.



Tangentopoli Venezia 1



Alle cene, dove venivano decisi gli appalti (gara al ribasso pre-confezionata e ruolo delle singole imprese) venivano consegnati i soldi delle mazzette, ma pare partecipassero anche delle escort. Si è scoperto che una cittadina romena era stata assunta fittiziamente da un'impresa della "cricca" per compiacere ad un funzionario. Una volta venute allo scoperto le irregolarità e le complicità, i funzionari della Provincia hanno tentato di distruggere parte delle carte, ma i finanzieri le hanno recuperate da un cassonetto delle immondizie, ricostruendo uno per uno i fogli finiti nel maceratore.