Van Rompuy: "Mogherini Lady Pesc
Tusk presidente del Consiglio europeo"

Van Rompuy: "Mogherini Lady Pesc Tusk presidente del Consiglio europeo"
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Sabato 30 Agosto 2014, 20:08 - Ultimo aggiornamento: 20:09
BRUXELLES - Il Consiglio Europeo ha nominato il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, Alto rappresentante Ue per la Politica estera e la sicurezza. Lo ha comunicato con un tweet il presidente permanente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. Donald Tusk è stato nominato presidente del Consiglio europeo.



Oggi, prima delle nomine, Mogherini aveva incontrato a Bruxelles Jean Claude Juncker, presidente eletto alla Commissione Ue.



Gli auguri di Renzi su Twitter. «Auguri e buon lavoro a Federica Mogherini e a Donald Tusk» ha scritto su twitter il premier Matteo Renzi dopo l'annuncio delle nomine. Oggi il premier, uscendo dalla riunione dei socialisti europei a Parigi, aveva preannunciato che sul nome di Mogherini, tra i socialisti europei, c'era un consenso unanime.





Il presidente del Consiglio era volato stamani all'Eliseo per l'incontro con i dirigenti socialdemocratici europei che precede il Consiglio di questo pomeriggio a Bruxelles, convocato per le nomine dei vertici della Commissione. Nel cortile del palazzo presidenziale, Renzi è stato accolto dal presidente francese, Francois Hollande. «In partenza per Parigi, vertice socialisti e democratici europei: crescita, investimenti, occupazione. Europa #cambiaverso», è stato il tweet pubblicato stamani dal premier.



«Credo che Federica Mogherini sarà il prossimo Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea, il sostegno alla sua candidatura è acquisito - ha detto Hollande - Noi abbiamo tutti ricordato il nostro sostegno alla Mogherini perché è una buona candidata, non

solo perchè è socialdemocratica: è giovane, ma ha già esperienza, sono fiducioso che verrà scelta».



Renzi. «Sulla nomina del presidente del consiglio europeo dal vertice dei leader socialisti europei a Parigi non esce un'indicazione sul nome perché ci sarà bisogno di un'ulteriore discussione che sarà fatta oggi pomeriggio», ha poi detto il premier spiegando che occorre trovare «una figura capace di creare consenso». Un riferimento all'ex ministro socialista francese Pierre Moscovici, che non ha l'appoggio della Germania percé considerato non abbastanza rigorista.



«Siamo in passaggio molto importante». «Siamo a un passaggio chiave, difficile, io non sto facendo una battaglia per l'Italia, stiamo cercando di dire che l'Europa deve cambiare politica economica, che deve essere maggiormente incentrata sulla crescita ma rispettando le regole», ha poi sottolineato il presidente del Consiglio Matteo Renzi uscendo dalla riunione dei socialisti ribadendo che l'Italia vuole «flessibilità entro le regole che già ci sono».



Il Consiglio europeo - riunito in seduta ristretta e all'insegna della confidenzialità - ha affrontato il tema nomine come primo punto per poi dedicarsi a questioni più complesse come l'ipotesi di nuove sanzioni alla Russia per la crisi ucraina e le situazioni in Iraq, Siria, Libia e Gaza.



L'economia. Dal vertice ci si attende però anche un «segnale» sul fronte di una situazione economica europea sempre più difficile. Un tema che ieri è stato al centro di un colloquio telefonico tra il presidente permanente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, e Renzi nella veste di presidente di turno dell'Ue. I due hanno concordato di convocare una nuova riunione dei capi di Stato e di governo Ue per il sei ottobre prossimo. «La presidenza italiana organizzerà un vertice 'ad hoc' per discutere delle questioni riguardanti la crescita», ha spiegato il presidente del Consiglio.



Un'iniziativa che risponde anche alle sollecitazioni giunte dal presidente francese Francois Hollande. Ed in vista della quale è già stato deciso di inserire nelle conclusioni del summit un paragrafo in cui si chiede ai ministri delle Finanze di studiare nuovi interventi urgenti per rilanciare investimenti e crescita. Invertendo la tendenza che ha portato l'Ue - e in particolare l'Eurozona - a registrare un aumento del Pil totalmente insoddisfacente, un rischio deflazione crescente e una disoccupazione inaccettabile. «A chi mi chiede se l'Italia violerà il 3% rispondo "no"», ha spiegato Renzi in merito alla richiesta di maggiore flessibilità in Ue. «La flessibilità già c'è» ma «vogliamo utilizzarla meglio, come hanno detto Pier Carlo Padoan e Mario Draghi», ha aggiunto.



Una volta sciolto il nodo delle due nomine Ue da parte dei leader dei 28, toccherà poi al presidente della prossima Commissione, Jean-Claude Juncker, procedere in tempi rapidi all'assegnazione dei portafogli ai nuovi commissari in modo da arrivare, possibilmente a inizio novembre, all'insediamento del nuovo esecutivo. Che dovrà comunque passare prima l'esame dell'Europarlamento.
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