Truffe agli anziani, ecco i nuovi
stratagemmi usati contro chi è solo

Truffe agli anziani, ecco i nuovi stratagemmi usati contro chi è solo
di Michela Allegri
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Lunedì 4 Agosto 2014, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 17:51
ROMA - L’invenzione del debito di un parente stretto da saldare in fretta o lo stratagemma dell’anello prezioso trovato per strada sono trucchi arcinoti.

Nel mondo del raggiro tutto è falso. Ma quando di mezzo ci sono gli anziani, il falso si ammanta di tranquillizzante verosimiglianza. E la casistica aumenta, tanto da indurre la Polizia a stilare un vero e proprio vademecum per mettere in guardia da falsi infermieri, falsi preti, falsi poliziotti o da quanti con fare rassicurante riescono a superare paure e diffidenze di chi è anziano e vive da solo.



I DATI

Non è un caso che, stando ai dati del ministero dell’Interno, le truffe ai danni di persone di età superiore ai 65 anni sono aumentate dell'8 per cento dal 2011 al 2012. Nel 2013 - ultimo dato disponibile - è stato registrato un ulteriore incremento del 7,8 per cento rispetto all'anno precedente. Ma non sempre i raggiri vengono denunciati. Il totale delle vittime di reato segnala, infatti, un aumento più modesto (soltanto il 2 per cento nel 2012 rispetto al 2011 e l’1,8 per cento nel 2013 rispetto all'anno precedente). In particolare, nel 2013, gli anziani vittime di truffa sono stato 13.537, quelli che hanno denunciato una rapina 4.405, e gli under 65 vittime di borseggio 37.660.



I TRUCCHI

Dalla falsa benedizione alla borsetta rubata al cimitero, i truffatori mettono in campo nuove strategie del raggiro. È già successo che mentre un’anziana signora si trovavava in preghiera davanti alla tomba del marito qualcuno le rubasse la borsa. Per il ladro, poi, è stato facile risalire all’indirizzo della donna e chiamarla per dirle di avere trovato la borsa al campo santo dietro un cespuglio. Così, mentre la signora, rincuorata, usciva di casa per incontrare il gentile signore che le avrebbe restituito il maltolto, il ladro ne approfittava per entrare nell’appartamento con le chiavi e svuotarlo. Il trucco e il raggiro fanno leva su solitudine e paure. Alcuni malviventi, dopo essersi informati su chi fosse il parroco della zona, hanno speso il suo nome per presentarsi in casa di persone anziane sostenendo di dovere consegnare un apparecchio che, in caso di furto, allertasse la polizia lo stesso sacerdote. Strumento che, ovviamente, doveva essere applicato al portafoglio. Inutile dire che il ladro se l’è fatto consegnare per una prova dimostrativa. Ma ci sono anche le finte suore che, con un complice travestito da prete, sono entrate in casa con la scusa di una benedizione. Per non tacere dei falsi pompieri in divisa che hanno fatto quasi irruzione sostendo che nel palazzo di fronte fosse scoppiato un incendio. Così, mentre all’inquilino veniva chiesto di controllare la situazione dal balcone, i malviventi portavano via gli oggetti di valore. Nel lungo elenco stilato dalla polizia i casi più frequenti sono quelli dei falsi rimborsi di bollette. Dietro un’apparente rassicurazione c’è anche il trucco dei falsi tecnici che vogliono installare un apparecchio per segnalare le fughe di gas che a breve, dicono alle vittime, «diventerà obbligatorio».



LE RACCOMANDAZIONI

Oltre alla classica raccomandazione di non aprire la porta agli sconosciuti, il consiglio è di verificare sempre con una telefonata la reale identità di tecnici o di operai mandati dagli enti. Ma i suggerimenti riguardano anche gli impiegati di banca e di uffici postali: «Quando allo sportello si presenta un anziano facendo richiesta di prelevare una spopositata somma in contanti - raccomanda la polizia - perdete un minuto per parlargli e capire cosa sta accadendo».



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