Trovati in un pc i segreti di bin Laden
Ucciso con un colpo al petto e uno alla testa

La casa dove è stato ucciso Osama a Abbottabad, Pakistan (foto Anjum Naveed - Ap)
La casa dove è stato ucciso Osama a Abbottabad, Pakistan (foto Anjum Naveed - Ap)
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Martedì 3 Maggio 2011, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 23:08
ROMA - L'uccisione di Osama bin Laden scatener quasi sicuramente la vendetta di Al Qaeda, quindi occorre rimanere vigili. Lo ha detto il capo della Cia, Leon Panetta. I militanti di Al Qaeda dai loro siti hanno intanto minacciato ritorsioni e anche in Italia sono state aumentate le misure di sicurezza. La polizia ha lanciato una allerta in cui si parla di possibili ritorsioni anche su simboli cristiani.



Intanto emergono nuovi dettagli sul blitz delle forze speciali Usa condotto con 79 uomini e 4 elicotteri, anche se restano oscuri molti particolari. Nel compound di Abbottabad, vicino alla capitale pakisana Islamabad dove è stato ucciso il terrorista, c'era anche figlia dodicenne dello sceicco, che ora sarebbe in mano alle forze di sicurezza pachistane. Polemiche sulle torture che sarebbero state utilizzate per avere le prime soffiate. Nella casa dove è stato ucciso Osama sono stati rinvenuti il pc del terrorista e numerosi supporti informatici, definiti una miniera d'oro dai servizi segreti americani.



Gli altri tre uomini uccisi nel raid sono il figlio di bin Laden Hamza, il corriere e il fratello di quest'ultimo. Quando è stato raggiunto nella stanza al terzo piano della casa di Abbottabad, Bin Laden «non era armato», ha precisato oggi la Casa Bianca. La moglie di Osama Bin Laden era con lui quando i Navy Seals hanno fatto irruzione, ha precisato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney. «Quando gli uomini delle forze speciali sono entrati nella stanza dove si trovava Bin Laden sua moglie si è gettata sui militari che hanno aperto il fuoco ferendola ad una gamba», ha detto.



Un'altra donna è stata uccisa al primo piano della casa, dove è avvenuto il conflitto a fuoco in cui sono stati uccisi anche i tre uomini. Carney non ha confermato che la donna uccisa sia stata usata dopo essere stata usata come scudo umano. Nel rifugio di Abbottabad vivevano anche 9 bambini, dai 2 ai 12 anni, ora sotto la custodia delle autorità pakistane.



Bin Laden è stato ucciso con un colpo alla testa e uno al torace, mentre si trovava al secondo piano dell'abitazione. Indossava la tradizionali tunica, copricapo e pantaloni. Un uomo dei Navy Seals ha rimosso il copricapo, ha fotografato il volto e ha scaricato la foto in un software per il riconoscimento. La risposta è stata «positiva per il 95%». Il successivo test del dna ha portato al 99,9% la certezza che si trattasse proprio di lui.



Il raid ad Abbottabad, durato 40 minuti, è stato condotto da un commando formato da 79 uomini e 4 elicotteri. Barack Obama, nel dare l'annuncio della morte del terrorista aveva parlato di una «piccola squadra» di uomini. Uno è andato perduto per problemi meccanici ed è stato distrutto dallo stesso commando.



Il via al raid è venuto dopo un vertice teso tra Obama e i suoi consulenti per discutere tre diversi piani di azione. Giovedì, durante un incontro di due ore nella Situation Room il team di esperti aveva messo sul piatto i pro e i contro di un blitz da parte di un ristretto gruppo di forze speciali. In discussione anche altre due possibilità: un attacco più massiccio o l'attesa di nuove informazioni. I consulenti di Obama erano divisi ed il presidente si era preso una notte di riflessione. Ma venerdì, prima di partire per l'Alabama, Obama aveva deciso per un raid immediato: «It's a go», aveva detto ai suoi, ordinando l'operazione.



L'informazione sul villino di Abbottabad era emersa ad agosto, ma gli americani non erano stati convinti della presenza di Bin Laden fino a marzo. A quel punto avevano iniziato mettere a punto una lista di opzioni su possibili azioni. Gli analisti dell'intelligence avevano monitorato il compound, osservando che c'era una casa da un milione di dollari posseduta da qualcuno che non aveva apparente fonte di guadagno e che ci abitava una famiglia, incluso un uomo che non usciva mai. Non c'era una certezza che si trattasse proprio di Osama e della sua famiglia. Proprio il fatto che l'uomo non lasciasse mai l'abitazione aveva allentato la pressione sulla necessità di un'azione veloce.



Obama venerdì ha dato l'ok, sia per il timore di una fuga di notizie, sia perché la squadra dei Seal che avrebbe dovuto entrare in azione aveva già provato varie volte ed era pronta a muoversi. Domenica Obama ha convocato una riunione alla Casa Bianca caratterizzata da umori tesi e forte ansia mentre su uno schermo venivano proiettate le immagini del raid. Del gruppo, facevano parte il segretario di Stato Hillary Clinton, il segretario alla Difesa Robert Gates, il consigliere della sicurezza nazionale della Casa Bianca Tom Donilon ed il consigliere antiterrorismo John Brennan. «Ce l'abbiamo fatta, ragazzi» ha detto poi Obama reagendo alla notizia della morte di Bin Laden.



In Pakistan l'ambasciata d'Islamabad e i consolati degli Stati Uniti a Peshawar, Lahore e Karachi sono stati chiusi al pubblico fino a nuovo ordine. Gli uffici rimangono aperti per tutti gli altri affari e per i servizi d'urgenza ai cittadini americani. «Abbiamo preso questa misura per la sicurezza del pubblico - ha precisato il portavoce dell'ambasciata, Alberto Rodriguez -. Avviseremo il pubblico a tempo debito e la situazione sarà riesaminata regolarmente».



Intanto il Pakistan ha annunciato un'inchiesta sui suoi servizi segreti, che non hanno trovato bin Laden a soli 100 km dalla capitale. Dal canto suo il presidente pachistano Asif Ali Zardari, in un intervento sul Washington Post, ha ammesso che i pachistani non hanno collaborato all'operazione che ha portato all'uccisione di bin Laden, ma ha affermato che il suo paese ha contribuito all'individuazione del corriere del leader terrorista che ha portato gli americani fino al covo di Abbottabad. Zardari ha negato che il Pakistan non abbia agito contro i terroristi sul suo territorio e ha rivendicato gli ultimi dieci anni di collaborazione su questo tema con gli Stati Uniti.



Osama bin Laden sarebbe stato ucciso da una delle sue guardie del corpo, secondo una fonte della Jihad pakistana, ripresa dal giornale Dawn. Secondo la fonte «Bin Laden era sempre scortato da due guardie del corpo che avevano l'ordine di sparare contro di lui ed ucciderlo nel caso in cui fossero stati circondati da soldati nemici». Questo perchè «il leader di al Qaeda non voleva in alcun modo finire prigioniero nelle mani degli americani ed essere sottoposto a torture».



Sono stati detenuti di Guantanamo a rivelare l'identità del corriere di bin Laden, che ha permesso all'intelligence americana di scoprire il covo del terrorista.



Il corpo del capo di Al Qaeda è stato stato gettato in mare da una portaerei americana nel Golfo, dopo un funerale musulmano, per evitare che la sua tomba diventasse un santuario per i suoi sostenitori. Obama giovedì andrà a Ground Zero.
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