Travolto da una valanga
muore sciatore di 24 anni

Travolto da una valanga muore sciatore di 24 anni
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Giovedì 26 Dicembre 2013, 18:34 - Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 13:17

ROMA - morto lo sciatore di 24 anni investito da una valanga sulle montagne di Bardonecchia. Si tratta di un ragazzo francese di Annecy. Salvato dal soccorso Alpino, è stato rianimato per oltre un'ora dal 118 e poi trasportato in elicottero al Cto di Torino. È morto all'arrivo in ospedale: le sue condizioni erano disperate.

La polizia ha denunciato i due fratelli della vittima: i due ragazzi, di 22 e 27 anni, sono accusati di valanga colposa. La procura valuterà in un secondo momento l'eventuale accusa di omicidio colposo. Il quarto francese che aveva sciato con loro tutta la giornata, invece, non è stato denunciato: al momento della valanga si trovava su un'altra pista.

I quattro, contrariamente a quanto appreso in un primo momento, non facevano snowboard ma freeride, disciplina che di solito si pratica fuoripista con sci più corti di quelli convenzionali.

CORTINA ISOLATA - Si respira un'atmosfera surreale, quasi fiabesca, oggi a Cortina. La neve che fiocca, la mancanza di energia elettrica e la chiusura, per necessità, di gran parte degli esercizi commerciali sembrano aver fatto ripiombare la città ampezzana indietro di almeno un secolo. La statale 51 di Alemagna è bloccata a Ospitale di Cadore, a poche decine di chilometri dal centro dolomitico, a causa dei disagi causati dalle forti nevicate delle ultime ore, che hanno tra l'altro provocato la caduta di numerose piante sulle linee elettriche. Decine e decine gli automobilisti che non riescono a raggiungere Cortina, meta in questi giorni natalizi di un notevole flusso di turisti. Permangono i blackout elettrici in città e le difficoltà nei collegamenti telefonici anche con rete mobile. Gran parte dei negozi e dei ristoranti sono privi di corrente in mancanza di generatori di emergenza. Problemi anche per un pullman di linea che da Cortina stava transitando verso il Passo Falzarego e che ha rischiato di uscire di strada.

LA SITUAZIONE IN TRENTINO - La Protezione civile del Trentino è al lavoro per ripristinare la viabilità nelle zone del Tonale, di Campo Carlo Magno a Madonna di Campiglio, raggiungibile solo da Pinzolo dopo la chiusura della statale a Dimaro, e sui passi Rolle, Brocon e Costalunga. Blackout elettrici, a causa di caduta piante sui cavi dell'alta tensione, sono segnalati al Tonale e nella zona di Campiglio.

Alla centrale dei vigili del fuoco di Trento sono arrivate circa 500 chiamate di soccorso o di segnalazione di emergenze. Numerosi gli interventi nella mattinata da parte del 118 per incauti sciatori od escursionisti in difficoltà o contusi.

Altri interventi dei vigili del fuoco sono in corso per alcuni allagamenti e smottamenti dovuti alle intense piogge nel fondovalle e alle quote più basse. Il più rilevante si è verificato nei pressi di Moena dove l'esondazione di un torrente ha coinvolto un albergo. Nonostante la pioggia intensa, i corsi d'acqua non destano però preoccupazione: anche il fiume Brenta è sotto controllo con l'altezza idrometrica che a Borgo non dovrebbe superare i 110 centimetri.

VALLE D'AOSTA - Fino a 150 centimetri di neve nella valle di Gressoney, 50-70 centimetri nella valle del Gran San Bernardo e nella valle di Champorcher, fino ad un metro nella val d'Ayas e nella Valtournenche. Si è concentrata nella parte sud-orientale della Valle d'Aosta l'intensa perturbazione che da ieri sta interessando la regione alpina. In val di Gressoney - dove gli impianti di risalita sono stati chiusi per il maltempo - la strada regionale è stata chiusa fino alle 7 di domani, a Gaby è stata interdetta al traffico la strada che porta a Niel (dove sono cadute due slavine senza provocare danni), e infine è stata chiusa la regionale della Val d'Ayas, prima di Verres, per uno smottamento. In aumento il pericolo valanghe che va da 'fortè (indice 4 su una scala di 5 punti) a 'molto fortè (indice 5) nella zona del Monte Rosa; nel resto della regione varia da 'marcato' a 'forte'.

EVACUATO RIFUGIO SAVOIA - Emergenza valanghe anche a Oropa, nel Biellese. Il Rifugio Savoia, al Lago del Mucrone, è stato evacuato e i due gestori, insieme a tre escursionisti e al personale dell'impianto, sono stati invitati a rientrare a valle. Il presidente della Fondazione Funivie, Gianni D'Adamo, ha spiegato che in queste ore è caduto oltre un metro e mezzo di neve pesante che, nella conca, ha già causato valanghe un pò ovunque, due delle quali all'arrivo a monte della funivia.

LE PREVISIONI - Splenderà il sole, domani, sulle Dolomiti meridionali e il Comelico investiti oggi da una tempesta di neve che li ha isolati e, troncando una grande conduttura elettrica in arrivo dall'Austria, ha lasciato al buio una decina di Comuni turistici. Lo indica il Centro Valanghe di Arabba sottolineando come l'abbondante precipitazione nevosa, dai 50 ai 100 cm., abbia fatto innalzare il grado di pericolo slavine a 4 su una scala da 1 a 5. Dopo i disagi patiti oggi anche a Cortina, ad Alleghe, nel Zoldano, le valanghe rappresentano ora la preoccupazione maggiore di chi gestisce le stazioni turistiche. Il peso della neve, spiegano da Arabba, è tale che potrebbe portare a distacchi importanti capaci anche di raggiungere il fondo valle.

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