Teramo, preso con un chilo di cocaina
Era destinata a professionisti

Teramo, preso con un chilo di cocaina Era destinata a professionisti
di Teodora Poeta
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Mercoledì 18 Giugno 2014, 12:54 - Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 10:12
TERAMO - Spacciava cocaina alla cosiddetta Teramo bene, liberi professionisti abituali consumatori di droga che ora potrebbero essere rintracciati dagli agenti della Questura attraverso i numeri registrati sul cellulare del pusher.



Un 43enne incensurato residente a San Nicolò trovato con oltre un chilo di cocaina in casa. A finire in carcere con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti è Luca Vallese. Il sequestro è stato fatto domenica mattina nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio predisposti per prevenire e reprimere i reati inerenti lo spaccio di droghe. Ad incastrare il 43enne sono stati gli agenti della Squadra mobile. Da molti Vallese era stato indicato come «il rifornitore di cocaina di insospettabili professionisti», è questo che scrivono dalla Questura. La cocaina era divisa in tre panetti avvolta con nastro adesivo e cellophane, per un peso lordo di un chilo e 60 grammi circa. In casa aveva anche un bilancino di precisione e 10 grammi di marijuana.



Aumenta sull’interno territorio la circolazione di droga. Non più di dieci giorni fa sempre la Polizia aveva arrestato altre due persone mentre trasportavano oltre 3 chili di marijuana e altre piccole quantità di cocaina. Senza dimenticare che ad aprile nei pressi del casello autostradale di Basciano dell’A24 un muratore 27enne di origini straniere residente a Teramo era stato beccato con 52 chili di marijuana nascosti nel bagagliaio della sua utilitaria. Sempre più spesso ad essere fermate sono proprio persone incensurate che fanno il trasporto della droga e rischiano di meno perché non hanno precedenti penali. Quando si tratta di italiani potrebbe essere chiunque. Davvero persone insospettabili: dal commerciante all’operaio. A marzo, nell’ennesima operazione della Guardia di Finanza, in due furono trovati sul territorio con 2 chili e 300 grammi di cocaina nascosti in un’intercapedine del sedile posteriore dell’auto e 42 mila euro in contanti suddivisi in mazzette. Quando, invece, si tratta di piccoli spacciatori, allora le cose cambiano radicalmente. Spesso sono tossicodipendenti della zona oppure stranieri reclutati dai loro connazionali del giro più grosso, quello vero.



A Martinsicuro l’altro giorno un 35enne tunisino senza fissa dimora, nullafacente, già noto alle forze dell’ordine, per cercare di farla franca ha nascosto l’eroina in bocca. L’avrebbe ingoiata per poi recuperarla, ma stavolta gli è andata male. È stato denunciato a piede libero per spaccio.
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