Roma, minori costretti a prostituirsi
Otto arresti tra cui un parroco

Roma, minori costretti a prostituirsi Otto arresti tra cui un parroco
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Giovedì 21 Maggio 2015, 17:48 - Ultimo aggiornamento: 26 Maggio, 19:06
ROMA - La Polizia di Stato ha eseguito a Roma, Rieti, Viterbo e Napoli alcuni arresti nei confronti di persone ritenute responsabili del reato di prostituzione minorile.

Arrestato dalla polizia ferroviaria anche un parroco di 68 anni. Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, è stato trovato in possesso di un grosso quantitativo di materiale pedopornografico.



Le indagini, iniziate da circa una anno dal Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio anche con attività di intercettazione, osservazione e di videoriprese nonchè di numerose audizioni protette, hanno permesso di accertare che la stazione Termini costituiva abituale punto d'incontro ed adescamento dei minori dediti alla prostituzione.



«Finora abbiamo eseguito sette ordinanze di custodia cautelare su otto, visto che una persona risulta irreperibile. Una custodia cautelare in carcere e le altre ai domiciliari. Cinque persone sono state arrestate a Roma, una a Rieti e un'altra a Pavia». Emanuele Fattori, dirigente del settore operativo della polizia ferroviaria di Roma Termini, fa così il punto sul maxi blitz.



Nove in tutto le ordinanze di custodia cautelare emesse ma nel frattempo una persona, che aveva più di ottant'anni, è deceduta.
La stazione Termini era utilizzata come punto strategico da parte di uomini di 35-40 anni, ma ci sono anche ultrasettantenni e un ottantenne, per adescare e consumare rapporti sessuali con ragazzini, maschi e femmine dai 13 ai 17 anni, per la maggior parte di etnia rom. «Non a caso abbiamo chiamato l'operazione "Meeting Point". Gli incontri - racconta Fattori - avvenivano sul lato destro della stazione, nei pressi di via Giolitti mentre i rapporti sessuali si consumavano a bordo di treni in lunga sosta, nei bagni pubblici della stazione o di esercizi commerciali ma anche in abitazioni private».




I compensi variavano dai 10 ai 50 euro a prestazione. Tra gli indagati alcuni residenti nella Capitale e nell'hinterland, altri nelle province di Rieti e Viterbo. Nel corso delle indagini, nei mesi scorsi, sono stati già arrestati in flagranza un cinquantanovenne ed un settantanovenne, mentre consumavano rapporti sessuali con i minori. Durante l'operazione sono state eseguite perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di tutti gli indagati. Proseguono le indagini per identificare altri soggetti.
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