Santoro record, lite con Garimberti
Bersani: servizio pubblico a rischio

Michele Santoro (foto Maurizio Brambatti - Ansa)
Michele Santoro (foto Maurizio Brambatti - Ansa)
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Venerdì 10 Giugno 2011, 12:57 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 23:11
ROMA - Ha avuto ascolti record la puntata di chiusura di Annozero: il programma di Michele Santoro stato visto da una media di 8 milioni 389 mila telespettatori pari al 32.29% di share. Per l'anteprima del programma, gli spettatori sono stati 6 milioni 174 mila pari al 22.82%. Si tratta della puntata più vista della trasmissione e tra le migliori in assoluto dei programmi di Santoro. Finora la puntata più vista di Annozero era stata quella del primo ottobre 2009 con Patrizia D'Addario in studio, intitolata No Giampy no party, che fu seguita da 7.338.021 con il 28,92% di share.



Garimberti: niente giochini, Santoro mandi un progetto. Non si è fatta attendere la replica del presidente della Rai, Paolo Garimberti, al conduttore che ieri lo chiamato in causa nell'anteprima del programma. «Non facciamo giochini come l'anno scorso queste sono cose serie. Io non ho visto gli accordi. Santoro è uomo Rai e conosce le procedure faccia un progetto e lo presenti al direttore generale, è lei che decide - ha detto Garimberti - Il presidente in questa fase non c'entra nulla forse può entrare in un secondo momento ma non è detto. Lanciare a me la sfida non ha senso, nè ha senso tirarmi per la giacchetta».



«Voglio dire una cosa su Santoro - ha proseguito Garimberti - certo dal punto di vista della scenografia non è la stessa condizione, perchè lui aveva un grande studio, un grande pubblico e tutte le telecamere della Rai. Devo dire che questo uso delle telecamere del servizio pubblico per parlare dei suoi contratti non lo condivido, è fuori regola. Ora ho capito perchè ha annullato la conferenza stampa, lì avrebbe avuto un manipolo dei giornalisti, ieri ha parlato ad otto milioni di persone. Io, essendo il presidente della Rai, mi devo accontentare di una conferenza stampa».



«Santoro è una star e non può essere retribuito con un euro - ha proseguito il presidente commentando la proposta di Santoro, che si era detto pronto a proseguire il rapporto con la Rai per un euro a puntata - Io ho rispetto per il lavoro mio e degli altri e il lavoro va retribuito. Il suo contratto va valutato secondo il mercato. Non scherziamo sul lavoro, tutto il resto è demagogia. Come dicevano i francesi per epater le bourgeois. Io non sono nè bourgeois nè santoriano e non mi faccio epater».



«Santoro ha detto che potrebbe rivelare il contenuto dei nostri incontri. Io non temo nulla, anche perchè, che io ricordi, ci siamo incontrati solo due volte - ha aggiunto Garimberti - Una volta quando terminò la stagione 2009-2010 venne da me per dirmi quello che voleva fare: io dissi “se vuoi fare Annozero io t'aiuto, se vuoi fare qualcosa di diverso, ti aiuto lo stesso”. Lui fece un accordo monetariamente importante con il dg di allora Mauro Masi, che fu anche ratificato dal Cda, poi cambiò idea. Io allora dissi la frase “Annozero può cominciare” e lui la riprese nel corso della trasmissione. Io non temo nulla. Il secondo incontro è avvenuto una settimana fa nell'ufficio del dg Lei. Mi è stato detto che era in corso una trattativa molto riservata e io non sono voluto intervenire. Santoro ha detto che è figlio di un ferroviere, bene anche io sono figlio di un ferroviere, ed è l'unica cosa che mi accomuna a lui. Ha detto che suo padre ha fatto sacrifici, anche mio padre ha fatto sacrifici, e spero che i miei figli stiano meglio di me. Santoro ha cambiato spesso editore, e le liquidazioni pesano sul conto in banca. Io ho fatto solo il giornalista e non ho avuto la possibilità di dare ai miei figli quello che ha potuto dare Santoro».



Santoro: niente dialogo con chi imita Ponzio Pilato. «Visto che non ha nemmeno il coraggio di sottoporre al voto del Consiglio la mia proposta di continuare la collaborazione con la Rai, lo rassicuro sulla mia volontà di finire qua la polemica. È inutile continuare il dialogo con chi cerca di imitare Ponzio Pilato senza averne la statura. Il racconto che fa il presidente Garimberti dei nostri incontri - aggiunge Santoro - oltre ad essere completamente falso, è palesemente illogico e ridicolo. Che cosa vuol dire, infatti, “mi è stato comunicato che c'era una trattativa ma io non sono voluto intervenire”? Garimberti dimentica che è suo preciso dovere fare di tutto per tutelare gli interessi del Servizio Pubblico. Lasci dunque stare i nostri genitori e i nostri figli che non c'entrano niente; e abbia il pudore di non riferirsi ai nostri guadagni (si ricordi che i miei non li ho raccattati su un campo di tennis ma producendo grandi profitti per l'Editore che lui dovrebbe rappresentare). E con questo, visto che non ha nemmeno il coraggio di sottoporre al voto del Consiglio la mia proposta di continuare la collaborazione con la Rai, lo rassicuro sulla mia volontà di finire qua la polemica. È inutile continuare il dialogo con chi cerca di imitare Ponzio Pilato senza averne la statura».



«Ciò che sta accadendo in queste ore alla Rai non è più questione che riguardi questa o quella trasmissione. Con ogni evidenza è in atto un tentativo di drastico ridimensionamento dell'azienda di servizio pubblico con la prospettiva di veri e propri danni economici e finanziari non rimediabili. Servono azioni immediate», afferma il segretario del Pd Pier Luigi Bersani. «Chiediamo quindi - continua Bersani - ai presidenti di Camera e Senato di calendarizzare con urgenza il progetto di riforma della Rai presentato dal Partito Democratico volto a garantire l'autonomia aziendale fuori da ogni interferenza politica. Chiediamo che gli organi di controllo contabile svolgano a pieno il loro ruolo. Chiediamo inoltre che il direttore generale e il Consiglio di amministrazione della Rai provvedano immediatamente a scongiurare il rischio che vengano compromesse le prospettive dell'azienda pubblica».


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